Corte Strasburgo: Svizzera inadempiente su clima, viola diritti umani – askanews.it

Corte Strasburgo: Svizzera inadempiente su clima, viola diritti umani

Causa presentata da 2.000 donne svizzere, esulta Greta Thunberg
Apr 9, 2024
Milano, 9 apr. (askanews) – La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) con sede a Strasburgo ha stabilito, pronunciandosi su tre cause legate al cambiamento climatico, che l’incapacità della Svizzera di affrontare adeguatamente la crisi climatica viola i diritti umani.

In particolare, la Corte di Strasburgo ha stabilito che il governo svizzero ha violato i diritti delle donne non riuscendo a ridurre i livelli di inquinamento in base ai limiti previsti: dato contestato in una causa intentata da più di 2.000 donne svizzere anziane che sostengono che le ondate di caldo alimentate dai cambiamenti climatici hanno minato la loro salute, la qualità della vita causando anche rischio di morte.

“Possiamo essere molto orgogliose di aver portato per la prima volta davanti alla Corte il clima e i diritti fondamentali – ha spiegato Anne Mahrer, presidente dell’associazione Ainées pour le climat – La Corte ha riconosciuto i nostri diritti fondamentali a un clima sano, e il nostro Paese sta facendo ciò che non ha fatto fino a quando ora, cioè adottare misure ambiziose per tutelare la nostra salute e ovviamente tutelare il futuro di tutti”.

Le altre due denunce sono state presentate da un sindaco contro il governo francese e una terza da sei giovani portoghesi contro 32 Paesi europei.

Queste ultime due richieste sono state dichiarate irricevibili anche se tutte e le tre denunce sostenevano che l’incapacità dei governi di ridurre adeguatamente l’inquinamento ha causato loro danni, inclusa la violazione del loro diritto alla vita, al loro benessere e alla salute mentale.

Si tratta della prima volta che la Corte europea si pronuncia su un contenzioso legato al clima. Non esiste diritto di appello e le sentenze sono giuridicamente vincolanti.

Anche se la sentenza si applicherà solo alla Svizzera, gli esperti sostengono che il caso potrebbe rafforzare altri simili cause legate ai diritti umani in tribunali internazionali.

Fuori dal tribunale la sentenza era attesa da attivisti per l’ambiente, tra i quali Greta Thunberg: “E questo è solo l’inizio del contenzioso sul clima. In tutto il mondo, sempre più persone portano i propri governi in tribunale, ritenendoli responsabili delle proprie azioni. Questo risultato non significa in alcun modo che ci si tiri indietro, significa che dobbiamo lottare ancora di più, perché questo è solo l’inizio, perché in un’emergenza climatica è in gioco tutto”.