Roma, 8 apr. (askanews) – La segretaria al Tesoro degli Stati uniti Janet Yellen ha affermato oggi che la sua visita in Cina ha consentito di fare “passi importanti” per migliorare le relazioni tra Washington e Pechino, pur mantenendo fermo il suo monito contro il sostegno del governo all’industria che produce una sovra-capacità produttiva cinese e ha ribadito le preoccupazioni rispetto a TikTok. Lo segnala Nikkei Asia.
“Abbiamo compiuto passi importanti per stabilizzare la relazione bilaterale tra Stati uniti e Cina e durante questo viaggio siamo stati in grado di costruire una base per far avanzare la palla su questioni specifiche che contano per gli americani,” ha detto Yellen ai giornalisti a Pechino.
Uno dei temi affrontati da Yellen è stato quello del social network TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, che è sottoposta a una procedura negli Usa che potrebbe portare al bando della stessa nel caso in cui non dovesse essere venduta. “La nostra preoccupazione qui ha a che fare con i dati personali sensibili e con la loro protezione,” ha spiegato Yellen, notando che Pechino pone divieti simili alle app di social media statunitensi.
Yellen ha ammesso che, nella sua lunga visita che volge al termine, ci sono state “conversazioni difficili sulla sicurezza nazionale”, nelle quali ha dovuto anche ribadire che i rapporti tra alcune compagnie cinesi e l’apparato militare della Russia, impegnato nella guerra contro l’Ucraina, espone queste aziende alle sanzioni Usa. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, dal canto suo, ha detto oggi che Pechino “regola l’esportazione di articoli a uso duale (civile e militare, ndr.) in conformità con leggi e regolamenti” e che “i paesi interessati non dovrebbero diffamare e puntare il dito sulle relazioni normali tra Cina e Russia, danneggiando i diritti e gli interessi legittimi della Cina e delle aziende cinesi”.
Ma il tema principale del viaggio di Yellen è stato quello di affrontare la sovra-capacità nell’industria cinese – in particolare nel settore delle auto elettriche e nei pannelli solari – che per Washington sono conseguenza del sostegno governativo. Yellen ha ribadito queste preoccupazioni americane anche nell’incontro di ieri a Pechino con il premier cinese Li Qiang, il quale dal canto suo ha invitato gli Usa a non “politicizzare” questioni squisitamente economiche e commerciali.
Il tema è stato anche centrale nei colloqui precedenti di Yelllen con il vicepremier He Lifeng. Nella sua conferenza stampa di oggi, Yellen ha sottolineato che l’eccesso nella capacità produttiva cinese deriva dal sostegno governativo a queste industrie per alimentare la crescita. “La Cina è ora semplicemente troppo grande perché il resto del mondo possa assorbire questa enorme capacità,” ha avvertito. “Le azioni intraprese dalla Cina oggi possono spostare i prezzi mondiali e quando il mercato globale è inondato da prodotti cinesi artificialmente economici, la fattibilità delle aziende americane e straniere è messa in discussione”.
Yellen, un economista ha ribadito di aver sollevato la questione e ha collegato gli squilibri al fatto che la Cina ha uno dei tassi di risparmio familiare più alti al mondo. “L’altra faccia di un tasso di risparmio molto alto è che la spesa dei consumatori in rapporto al Pil è piuttosto bassa in Cina rispetto ad altri paesi a questo livello di reddito,” ha detto Yellen. Per aumentare la domanda, ha suggerito di aumentare i redditi e rafforzare la sicurezza della pensione. “Se la spesa dei consumatori fosse più alta, ci sarebbe meno necessità di avere così tanti investimenti per costruire l’offerta”.