Milano, 8 apr. (askanews) – Giovanissimo e talentuoso, Francesco Cavestri ha il jazz nel cuore e riesce contaminare questo genere con maestria e freschezza, nel suo secondo album IKI – Bellezza Ispiratrice che ha come fulcro creativo il pianoforte in un costante incontro di stili e generi a confronto.
“Mi piace definirlo come un album che in solo sei tracce condensa a 4-5 sottogeneri diversi, tutti afferenti al mondo del jazz, che è il mio genere di formazione, ma in realtà un jazz che viene ispirato e viene arricchito da tante altre forme musicali come l’hip hop, la musica elettronica, ci sono citazioni a Radiohead, Massive Attack, John Coltrane, Miles Davis e c’è una partecipazione molto speciale che è la tromba di Paolo Fresu nell’ultima traccia dell’album”.
Inserito tra migliori Nuovi Talenti 2023 dalla Rivista Musica Jazz, si è innamorato di questo genere a 12 anni ascoltando Miles Davis, è diplomato al conservatorio e ha studiato in America.
“Ho vent’anni seguo e ascolto anche le influenze dei generi come l’hip hop e la musica elettronica e da qui deriva il mio modo di intendere il jazz come un genere sempre volto all’evoluzione alla ricerca di nuove sonorità, infatti Iki è un termine della filosofia giapponese che indica una ricerca estetica appassionata e costante, io ho deciso di chiamare così il mio album proprio per questa tendenza e tentazione ad affrontare il jazz nel modo più innovativo, più moderno e contemporaneo possibile”.
Il 14 aprile sarà in concerto al Blue Note di Milano, tempio europeo del jazz internazionale, e poi in tante altre date a cominciare da Roma e Modena.
“È un disco che già appena uscito viaggia e questo sono molto contento, perché la musica poi che faccio io va bene, la discografia, l’album e tutto, ma va vissuta live, la vera esperienza è quella dal vivo”.
Ha già composto musica per un podcast della Rai e ora sogna in grande e spera di poter scrivere colonne sonore per il cinema.