Roma, 6 apr. (askanews) – Quindici anni dopo la tragedia del sisma che ha colpito L’Aquila e altri 56 Comuni del cratere sismico, è partita in serata da via XX Settembre del capoluogo abruzzese la fiaccolata commemorativa delle 309 vittime. Dopo una sosta davanti la Casa dello studente, la fiaccolata si è conclusa in Piazzale Paoli dove si trova il Parco della Memoria con una partecipazione di circa 1400 persone.
L’iniziativa è stata organzzata dal Comune dell’Aquila, con la partecipazione dell’Associazione familiari vittime del terremoto, e vi ha preso parte il sindaco Pierluigi Biondi insieme ad altri rappresentanti dell’assise civica e delle Istituzioni nazionali, regionali e locali.
Il braciere installato all’interno della fontana che si trova al centro del memoriale – spiega una nota – è stato acceso da due giovani aquilani, nati nel 2009, anno del terremoto, ed entrambi frequentanti il conservatorio “A. Casella” del capoluogo abruzzese, Elisa Nardi e Tommaso Sponta, mentre il fascio di luce in memoria delle vittime è stato acceso dal cortile della sede municipale di Palazzo Margherita a causa dei lavori di ripavimentazione in corso a Piazza Duomo.
“I ricordi, in questi quindici anni, sono stati i nostri compagni silenziosi e discreti, che ci hanno guidato nelle scelte verso la rinascita della nostra città, sono stati la nostra bussola interiore – ha sottolineato il primo cittadino -. Chi è libero da quel passato sono i nati dopo il tragico evento e noi abbiamo il dovere morale di pensare a loro, aiutandoli a fare della memoria la sostanza della propria identità, ponendo in essere l’attività pura del rammemorare. Come simbolicamente hanno fatto, questa sera al Parco della Memoria, due giovanissimi studenti del nostro Conservatorio, Elisa e Tommaso. La memoria è un altrove che avvolge il nostro presente e noi aquilani siamo la nostra memoria”.
Dopo l’accensione del braciere, al Parco della Memoria, è stata data lettura dei nomi delle vittime del sisma e nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, si è svolta la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza episcopale abruzzese-molisana), cardinale Giuseppe Petrocchi. Prima della benedizione il primo cittadino ha dato lettura sia del messaggio del premier sia di alcune sue riflessioni personali contenute in un messaggio rivolto alla cittadinanza.
Alle 3:32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa delle suonerà 309 rintocchi in onore di quanti hanno perso la vita quindi anni fa.