Milano, 5 apr. (askanews) – Riemerge una storia dal passato, pieno di fascino, da mura che sanno parlare: dopo un importante processo di ristrutturazione curato dall’architetto italiano Chiara Caberlon, ha riaperto l’Anglo American Hotel Florence (ora sotto l’egida di Curio Collection by Hilton), in passato cuore pulsante delle comunità inglese e americana a Firenze e salotto letterario: era in particolare il ritrovo esclusivo delle ladies inglesi degli anni ’30 soprannominate “Scorpioni” che qui si riunivano per discutere animatamente della vita fiorentina, oltre a scambiarsi pungenti commenti sulla società locale.
La comunità di donne britanniche expat si può dire passata alla storia, ispirando anche il celebre film “Un tè con Mussolini”. Prima e dopo l’hotel ha visto passare ospiti illustri come Lev Tolstoj, Maria Callas, Rudolf Nureev e Carla Fracci.
L’hotel “è una gemma preziosa che arricchisce il vibrante panorama dell’ospitalità fiorentina”, ha dichiarato Simon Vincent, Executive Vice President & President Europe, Middle East & Africa di Hilton. “Ai milioni di visitatori che affollano ogni anno la città per ammirarne l’arte rinascimentale, l’architettura storica e l’illustre patrimonio culturale, Firenze offre un’ampia gamma di attività e luoghi da scoprire”.
Attenzione particolare alla conservazione dei principali elementi storici e introduzione di un design moderno ed elegante: il nuovo hotel ha rispettato la tradizione anche nelle camere, decorate con una palette cromatica distintiva, colori ricchi e vibranti e un’atmosfera eclettica, non convenzionale.
Si celebra così il fascino degli anni Venti. Come spiegato da Alan Mantin Managing Director, Development Southern Europe di Hilton in una presentazione a Milano: “l’Italia è per Hilton un Paese importante”.
“Costruito nel 1892 come uno dei primi hotel di Firenze, questo storico edificio ha ospitato personalità illustri”, sottolinea Claudia Bisaccioni, Sales Manager di Anglo American Hotel Florence, Curio Collection by Hilton.
Si segnala in particolare il Whisper Wine Bar and Courtyard, con la sua atmosfera pervasa da musica jazz e soul, che fu il luogo di ritrovo prediletto della comunità degli Anglo Americani di Firenze.