Roma, 5 apr. (askanews) – Nuova limatura dei tassi sui nuovi mutui alle famiglie per l’insieme dell’area euro, mentre a febbraio si è verificata anche una flebile attenuazione degli interessi sui nuovi prestiti erogati alle imprese. Lo riporta la rilevazione mensile elaborata dalla Banca centrale europea, relativa all’insieme dell’unione valutaria.
A febbraio il costo composito dei nuovi prestiti concessi alle imprese si è attestato al 5,12%, 6 punti base in meno rispetto al mese precedente a riflesso di uno smorzamento dei tassi. Sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni il costo medio è risultato pari al 3,84%, riporta la Bce, 4 punti base in meno rispetto al mese precedente, anche qui a riflesso dei tassi.
Queste dinamiche riflettono il fatto che da un lato la Bce ha da mesi arrestato la sua manovra rialzista sui tassi di interesse ufficiali, dall’altro ha lanciato ripetuti segnali di apertura a un primo possibile taglio a giugno.
L’indicatore composito degli interessi sui nuovi depositi a durata prestabilita delle imprese presso le banche ha mostrato una limatura di 5 punti base, al 3,63%. I depositi a vista sono invece rimasti stabili allo 0,90%.
Per le famiglie i tassi sui depositi a durata prestabilita sono rimasti 3,17%, mentre nel caso dei depositi a vista sono risultati invariati a un livello addirittura più basso di quello delle imprese: 0,38%, secondo i dati della Bce.
I tassi sui depositi a vista delle banche sono l’unica voce che nei mesi passati non ha mostrato aumenti in linea con quelli dei tassi ufficiali decisi dalla Bce. Il tema era stato oggetto anche di rilievi polemici da parte dei ministri delle Finanze a livello di eurogruppo, tuttavia con il passare dei mesi sembrano aver lasciato cadere l’argomento.
Per quanto riguarda la Bce i verbali del Consiglio direttivo di marzo, pubblicati ieri, hanno ribadito l’apertura a possibili decisioni al ribasso sui tassi ufficiali a giugno, quando saranno disponibili molte più informazioni per valutare il quadro. Hanno invece indicato come più “difficile” una mossa in tal senso al Consiglio che si svolgerà giovedì prossimo, l’11 aprile. (fonte immagine: Bce).