Spazio al vintage: il vademecum di Antoniano per fare affari ai mercatini second-hand
A sostegno del Centro Terapeutico
Apr 4, 2024
Roma, 4 apr. – I mercatini vintage sono il luogo ideale per trovare pezzi unici, ricchi di personalità e stile che aiutino a decorare e ad arricchire la propria casa e il proprio guardaroba con un impatto minimo sul portafoglio e sull’ambiente.
Alcuni forniscono poi l’occasione per fare del bene: è il caso del mercatino “Vintage e non” di Antoniano, che si terrà da giovedì 11 a lunedì 15 aprile all’interno della storica cornice dello Studio Televisivo dello Zecchino D’Oro di Bologna (via Guinizelli 11). L’evento, giunto alla trentaduesima edizione, è organizzato dalle socie di Antoniano Insieme e il ricavato verrà utilizzato per sostenere le attività riabilitative del Centro Terapeutico, che dal 1981 propone percorsi di riabilitazione, benessere e prevenzione per bambini, bambine e adolescenti con fragilità fisiche e cognitive e che nel 2023 ha accolto 880 pazienti, per un totale di oltre 9.800 ore di terapia, spaziando dalla logopedia alla musicoterapia, passando per il supporto neuropsicomotorio, psicoeducativo e psicologico, fino alla neuropsichiatria, attraverso un approccio multidisciplinare.
In occasione dell’evento solidale “Vintage e non”, Antoniano ed Elisabetta Nasi, Presidente dell’associazione Antoniano Insieme, condividono un vademecum con i consigli per riconoscere le occasioni più ghiotte e vivere al meglio i mercatini vintage.
Quando visitare un mercatino vintage. Il momento migliore per curiosare tra i banchi di un mercatino vintage dipende dal proprio obiettivo. Se si è alla ricerca di pezzi unici e specifici, è buona regola andare il primo giorno e subito dopo l’apertura, così da avere a disposizione la collezione completa e una scelta più ampia. Questo vale soprattutto per i capi firmati, spesso disposti separatamente e quindi più facili da individuare, e per le borse, che come afferma Elisabetta Nasi, sono tra gli articoli più venduti, ricercati e apprezzati. Se invece l’obiettivo è quello di risparmiare, allora meglio andare nelle ultime ore prima della chiusura: l’assortimento sarà ridotto, ma anche i prezzi.
Come scegliere un capo di abbigliamento. Quando si acquista un indumento a un mercatino vintage è bene controllare che il capo scelto non abbia macchie difficili da togliere. Al contrario, se gli abiti sono leggermente scuciti o bucati o le borse hanno la cerniera rotta non è un problema: possono essere portati a casa con sé e sistemati, dando loro una seconda chance.
“Le città sono piene di laboratori di sarte o di professionisti che, a prezzi accessibili, fanno tornare capi e accessori come nuovi. Anche la taglia può non essere un problema: un paio di pantaloni troppo lunghi può essere accorciato e vestiti oversize possono essere indossati con una cintura, meglio se vintage!”, spiega Elisabetta Nasi.
Come ridurre la propria impronta ambientale. I mercatini vintage sono anche delle ottime occasioni per fare del bene agli altri e al pianeta. Acquistare pezzi di seconda mano è infatti una scelta sostenibile che aiuta a ridurre gli sprechi, a dar nuova vita ad abiti e oggetti e, in alcuni casi, a impedire che diventino rifiuti, contribuendo a un’economia sempre più green e circolare. Secondo un’analisi condotta su sette diversi mercati, tra cui l’Italia, nel 2022 il second hand ha permesso infatti di risparmiare in totale oltre 25 milioni di tonnellate di CO2 e 1,5 milioni di tonnellate di plastica. Il risparmio si ha anche in termini di risorse idriche: per produrre un chilo di cotone sono necessari 10.000 litri d’acqua, mentre per i prodotti in vera pelle il consumo è pari a 17.000 litri d’acqua al chilo. Se si desidera un capo in puro cotone o vera pelle, quindi, meglio optare per il second-hand.
Attenzione alle etichette. Per acquisti più consapevoli è buona regola leggere sempre le etichette e le diverse composizioni, ma senza pregiudizi: i capi in poliestere o in altre fibre sintetiche derivate dal petrolio hanno un enorme impatto sulle risorse del pianeta, ma in passato venivano realizzati con tecniche, materiali e combinazioni più durature. Se l’indumento piace, meglio portarlo a casa con sé e dargli nuova vita, anziché rischiare che venga buttato via producendo ulteriori rifiuti.
Come fare un affare con opere d’arte, dischi o libri. I mercatini vintage sono un’ottima occasione per trovare quadri di artisti locali o litografie un tempo proprietà di gallerie d’arte. In questo caso, oltre che affidarsi al proprio gusto personale, è buona regola controllare l’autore e la tiratura, che se è limitata può indicare un vero affare. Lo stesso vale per i vinili — è importante che il disco e il foro centrale siano perfettamente integri — e per i libri, due oggetti per i quali la prima stampa è la più rara e, a distanza di anni, può valere molto di più del prezzo originale. Per riconoscerla, nel primo caso bisogna controllare le lettere e i numeri vicino o sull’etichetta, nel secondo l’informazione è riportata nelle prime pagine del volume.
Non dare peso ai set incompleti. Quando si parla di oggetti per la casa o per la cucina si tende a ricercare set completi, piuttosto che pezzi unici, perdendo però delle straordinarie occasioni. In alcuni casi, bicchieri, piatti e ceramiche molto ricercati vengono infatti messi in vendita singolarmente, quindi è buona regola aguzzare la vista e controllare i dettagli, senza farsi frenare dalla ricerca di un set intero. Per l’oggettistica raffinata in argento, per esempio, si possono controllare i punzoni che specificano il tipo di lega, mentre per le ceramiche è bene guardare il marchio di fabbrica e l’anno di produzione.