Bruxelles, 4 apr. (askanews) – “Pur senza essere in guerra con la Russia, ipotesi che non ci appartiene, noi condanniamo fermamente quello che sta facendo Mosca in Ucraina, perché ha violato il diritto internazionale, e ci sono dei crimini di guerra che sono stati compiuti”. Ma “ci auguriamo che la pace possa arrivare il prima possibile, anche per riprendere un rapporto positivo con la Russia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa oggi a Bruxelles, a margine del Consiglio Nato-Ucraina al quartier generale dell’Alleanza atlantica.
“Per quanto riguarda l’Italia – ha affermato Tajani -, noi siamo critici, fortemente critici: condanniamo tutte le scelte che ha fatto il Cremlino riguardo all’Ucraina. Critichiamo il progressivo allontanamento dalla Nato che c’è stato” da parte di Mosca, ha ricordato, “dopo un avvicinamento nell’inizio anni 2000, che sembrava veramente far credere che la Russia si sentisse parte dell’Occidente da un punto di vista culturale, storico e anche religioso”.
“Questo progressivo allontanamento non ci ha convinto. Però noi – ha puntualizzato il ministro degli Esteri – non siamo in guerra con la Russia. Noi critichiamo le scelte del governo, ma non siamo in guerra con il popolo russo. Vogliamo avere rapporti con il popolo russo. Però, finché c’è questa situazione, per noi è difficile avere un dialogo con il Cremlino”.
“Ci auguriamo – ha continuato Tajani – che la pace possa arrivare il prima possibile, anche per riprendere un rapporto positivo con la Russia. Ma tutto ciò che è accaduto non è dipeso da noi, non dipende da noi; è dipeso soltanto dalla voglia della Russia di allargare i propri confini, e questo è in contrasto con il diritto internazionale” ha concluso Tajani.