Roma, 3 apr. (askanews) – Al binario 1 della stazione ferroviaria di Roma-Tiburtina è stato inaugurato un totem multimediale in ricordo delle vittime della Shoah e degli ebrei romani che il 18 ottobre 1943 furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
In più di mille partirono da Roma ma solo in 196 superarono la prima selezione. Molti finirono nelle camere a gas.
Alla fine della guerra furono solo 16 i sopravvissuti, 15 uomini e una donna.
Alla cermionia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’amministratore delegato di Ferrovie dello stato, Luigi Ferraris.
“La politica della memoria – ha detto il ministro Gualtieri – è fatta di segni tangibili, concreti, intelligibili nella nostra città, le cui vie, in questo caso questo binario, sono stati teatro di uno dei crimini più efferati contro l’umanità, del punto più basso toccato dalla nostra civiltà: la Shoah, la deportazione e lo sterminio degli ebrei romani da parte del nazifascismo. È un crimine che noi dobbiamo ricordare costantemente, per elaborare gli anticorpi contro il razzismo, l’intolleranza e l’antisemitismo e non dimenticare le tragedie da cui è nata la nostra repubblica democratica e l’importanza dei valori della nostra Costituzione”.
“Come Ferrovie – ha aggiunto Ferraris – abbiamo l’onore e la responsabilità di gestire queste stazioni che sono luoghi di transito, d’incontro, di gioia ma sono state, ahimè, in passato luoghi di tragedie e atrocità che non si devono più ripetere. Quindi credo che abbiamo il dovere della memoria e di essere parte attiva, di contribuire ad aiutare la collettività a non cadere nell’indifferenza”.
Il progetto del binario della Memoria, promosso dal Ministero della Cultura, dal Gruppo FS, dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Fondazione Museo della Shoah, ha preso il via nel 2023 con un primo totem informativo al Binario 21 della Stazione di Milano Centrale, dal quale tra il ’43 e il ’44 migliaia di ebrei e oppositori politici vennero deportati dai nazifascisti nei campi di concentramento.