Genova, 3 apr. (askanews) – “La nuova diga del porto di Genova si farà. Lo ha ribadito chiaramente il ministro Salvini in una risposta che ci soddisfa. La delibera di Anac che solleva questioni procedurali non ferma i lavori che prevedono la posa del primo cassone a maggio”. Lo afferma in una nota la deputata di Noi Moderati e coordinatrice della Lista Toti, Ilaria Cavo, commentando la risposta del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini alla sua interrogazione in aula sull’opera simbolo del Pnrr su cui l’Anac ha individuato 7 profili critici.
“Si tratta di un’opera strategica – aggiunge la vice presidente della Commissione Attività produttive della Camera – non solo per il sistema portuale ligure ma per lo sviluppo dell’intero Paese. Il ministro Salvini ha ribadito che l’opera è stata progettata e finanziata rispettando le norme e i criteri della trasparenza e che il cronoprogramma non cambia: a maggio verrà collocato il primo cassone, a ottobre sarà completata la posa della ghiaia sul fondale e poi tutte le scadenze saranno rispettate per giungere alla consegna della nuova diga attesa da anni che, dopo tante parole, finalmente si fa”.
“Noi – sottolinea Cavo – siamo quelli del sì, quelli del fare. Per noi le infrastrutture si devono fare. Per noi la diga si deve fare. Alla forma anteponiamo la sostanza, alla burocrazia preferiamo il risultato. Per questo abbiamo confermato tutto l’appoggio al governo perché la sostanza prevalga anche su eventuali vizi di forma. Anche il Pd ha presentato un’interrogazione sullo stesso tema ma con un’impostazione sostanzialmente opposta. È stata evidente la differenza in aula tra chi vuole andare avanti e chi, anziché chiedere il rispetto dei tempi, invoca il rischio di uno sforamento dei costi per il pagamento di eventuali ricorsi”.
“È la differenza – ha concluso la deputata ligure – tra chi vuole andare avanti e chi a parole vorrebbe la realizzazione dell’opera ma di fatto frena, tra chi è per il sì e chi alla fine si mette dalla parte del no”.