Roma, 2 apr. (askanews) – Costadoro, l’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma e che nel 2023 ha ottenuto la Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, ha deciso di riutilizzare le pellicole argentee del frutto del caffè grazie ad un innovativo sistema di aspirazione interno alle tostatrici. Questa pellicola oggi, da materiale destinato allo smaltimento che era, diviene una risorsa per la produzione di biogas, ovvero una fonte di energia pulita e rinnovabile.
Il frutto del caffè è una drupa che in genere contiene due semi avvolti da un rivestimento chiamato pellicola argentea, da un ulteriore strato denominato pergamino ed infine dalla buccia chiamata Cascara. La Cascara essiccata, ricca di antiossidanti, è ottima per la preparazione di infusi, ma non è l’unico sottoprodotto al quale viene data una seconda vita in Costadoro. Infatti, vengono recuperati anche i principali materiali di scarto della tostatura che sono le pellicole argentee. Durante le fasi di lavorazione nei paesi di origine, una parte di esse si stacca, mentre la componente restante viene rimossa durante la tostatura in un secondo momento, nella Torrefazione di Torino.
Il riuso di questi materiali di scarto è possibile grazie all’operato del partner Borgo Campagna, un’azienda di Castellazzo Bormida specializzata nell’acquisto di sottoprodotti industriali da impiegare nei propri impianti di digestione anaerobica.
Questi impianti convertono i sottoprodotti organici, compresa la pellicola argentea del caffè, in biogas e biometano, e sono utilizzabili in agricoltura, con scopi bioenergetici. Il biogas prodotto, infatti, viene impiegato anche per l’attività agro-energetica, contribuendo a creare un ciclo di produzione maggiormente sostenibile e più circolare.