Milano, 1 apr. (askanews) – Settant’anni di storia del socialismo in Italia raccontati attraverso la prima biografia Giuseppe Faravelli, figura di spicco dell’antifascismo, a lungo direttore di “Critica Sociale”. A cinquant’anni dalla scomparsa di uno dei principali protagonisti del socialismo e della politica italiana, approda in libreria “L’eretico. Giuseppe Faravelli nella storia del socialismo italiano”, scritto da Fabio Florindi (giornalista professionista e appassionato studioso della storia politica italiana) ed edito da Arcadia Edizioni. Una narrazione ricca di dettagli e di documenti inediti non solo sulla vita politica del militante del socialismo italiano ma anche sui momenti più cruciali della storia del XX secolo.
Faravelli ha attraversato un’ampia stagione politica italiana, stando sempre dalla parte dei lavoratori e del socialismo turatiano. Vicino a Matteotti, con l’avvento del fascismo anche lui subirà le persecuzioni che lo porteranno ad espatriare all’estero, dove diventa Joseph, tra i più intransigenti ed influenti capi dell’antifascismo in esilio.
Nel libro l’autore sottolinea il suo grande impegno nella lotta per la democrazia e la Repubblica e per la costruzione di un partito autonomo e autenticamente socialista. Un impegno che si concretizza soprattutto sulle pagine di “Critica Sociale”, dove Faravelli svolge una formidabile azione di stimolo al partito e al movimento socialista italiano. Grazie a uno stile coinvolgente, il libro ci restituisce non solo la figura pubblica di Faravelli, ma anche il suo lato più intimo e umano.
“L’eretico. Giuseppe Faravelli nella storia del socialismo italiano” è il terzo saggio firmato da Florindi che sempre con Arcadia edizione ha già pubblicato “La missione impossibile. Il Psu e la lotta al fascismo”, conquistando Premio Matteotti nel 2022, e “Pericolosi sovversivi. Storia del centro socialista interno (1934-1944)”.