Città del Vaticano, 29 mar. (askanews) – Almeno 25mila pellegrini e romani hanno partecipato al Colosseo alla Via Crucis che conclude i riti del Venerdì Santo. Un appuntamento che, però, all’ultimo momento, ha visto l’assenza di Papa Francesco che ha preferito seguire la rievocazione della Via dolorosa da Casa Santa Marta in Vaticano per preservare la salute per i prossimi, impegnativi appuntamenti della Settimana Santa, a iniziare dalla veglia notturna nella Basilica Vaticana”. A presenziare la Via Crucis è stato il vicario del Papa a Roma, il cardinale Angelo De Donatis.
I testi delle meditazioni e delle preghiere delle quattordici stazioni della “Via dolorosa”, quest’anno avevano come titolo: “In preghiera con Gesù sulla via della croce” e sono state scritte dallo stesso Bergoglio per la prima volta. Un precedente che rimanda al 2000, quando a scrivere le meditazioni fu Giovanni Paolo II in occasione dell’allora Giubileo.
Sia religiosi che laici hanno portato la croce. Tra loro anche alcuni residenti in una Casa Famiglia, persone accolte in una Comunità di recupero e di assistenza sociale, persone con disabilità e un gruppo di migranti. Il Papa, nonostante l’assenza fisica, ha comunque accompagnato i fedeli nelle quattordici tappe con le riflessioni e le preghiere che ha scritto, ricordando i drammi dell’umanità, come guerre, ingiustizie e violenze, fino alla spinta inesauribile all’odio, che si esplica anche in forme nuove come l’utilizzo malato del web, l’abbandono di anziani e deboli, e la mai superata “questione femminile”.