Milano, 29 mar. (askanews) – A Gaza si muore di fame, la guerra blocca il già scarso approvvigionamento di viveri e altri generi fondamentali. L’associazione umanitaria Cesvi è intervenuta consegnando 18 tonnellate di cibo terapeutico direttamente ai centri medici sul campo, distribuito con l’aiuto dei propri operatori. Roberto Vignola, vicedirettore generale di Fondazione CESVI. “La fame colpisce soprattutto i più piccoli, si stima che 2 su 10 soffrono di malnutrizione acuta”.
Tante le testimonianze raccolte sul campo della difficoltà di vivere da ormai 5 mesi sotto le bombe. Zahr è malata, racconta, ha figli che non riesce a nutrire, non trova coperte per coprirli. È fuggita da casa sua e non sa se tronerà mai più. “Chiedo che la nostra voce venga ascoltata – dice – che venga trovata una soluzione per alleviare le nostre sofferenze”.