Napoli, 28 mar. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Le minacce nucleari russe sono ‘irresponsabili’, ma la Nato è pronta a difendersi. ‘La Nato è finalizzata a dissuadere gli avversari e a difendere il nostro territorio; è inoltre un’alleanza con forti valori di base’. Così in un’intervista video con askanews l’ammiraglio Stuart B. Munsch, Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli e Comandante delle Forze Navali USA in Europa e Africa. L’alto ufficiale – responsabile della difesa del territorio del settore meridionale dell’Europa, un’area che si estende dal Portogallo e dalla Spagna fino alla Romania, alla Bulgaria e alla Turchia – parla nel colloquio anche del ruolo del Mediterraneo ‘di primaria importanza’ e dice che ‘non cambierà e la NATO mantiene una forte presenza in quest’area’. Poi in vista del 75esimo anniversario dell’Alleanza, Munsch parla di ‘un anno importante’ che sarà coronato con il summit di Washington DC, e per il quale ‘qui a Napoli, stiamo preparando celebrazioni in grande stile’, con un concerto al Teatro San Carlo l’8 aprile prossimo, a cui seguirà un ricevimento sulla nave USS Mount Whitney il giorno successivo.
askanews: Può raccontarci la composizione e le attività della base di Napoli? L’attività della vostra base è cambiata in seguito alla crisi in Medio Oriente?
Ammiraglio Munsch: ‘Il JFC Naples è responsabile della difesa del territorio del settore meridionale dell’Europa, un’area che si estende dal Portogallo e dalla Spagna fino alla Romania, alla Bulgaria e alla Turchia. La nostra missione, quindi, consiste nella difesa territoriale. Contiamo su un effettivo di oltre 800 persone in rappresentanza di 23 delle 32 nazioni che compongono la NATO. Il personale è composto sia da militari che da civili, tutti impiegati della NATO. E, naturalmente, siamo ospitati qui in Italia, Paese che ci fornisce considerevole supporto per le attività svolte localmente. Conduciamo inoltre missioni ed operazioni al di fuori del territorio della NATO. Tra queste si annoverano la missione in Iraq dove assistiamo il governo Iracheno nell’addestramento delle sue forze armate e di polizia. Non si tratta di una missione operativa bensì di un’attività di consulenza a livello istituzionale finalizzata alla gestione e allo sviluppo delle forze amate e delle forze di polizia irachene. Deteniamo poi la responsabilità di missioni nei Balcani dove abbiamo tre diversi uffici che contribuiscono a mantenere un ambiente sicuro nella regione. Abbiamo inoltre rappresentanze NATO presso l’Unione Africana. Facciamo quindi molte cose da questo Comando, tutte finalizzate al dissuadere gli avversari e a difendere il territorio della NATO’.
askanews: La funzione difensiva della Nato, sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina, si rafforza molto nel Nord Est, sul confine con la Russia, ma il mediterraneo presenta sfide complesse. Vedete possibile un ruolo dell’Italia più attivo in un bacino tanto importante e strategico?
Ammiraglio Munsch: ‘Per molto tempo, il Mediterraneo ha avuto un ruolo di primaria importanza per la prosperità e la sicurezza di questa parte del mondo. Questo suo ruolo non cambierà e la NATO mantiene una forte presenza in quest’area: disponiamo di un gruppo navale permanentemente schierato nel Mediterraneo e anche di un gruppo navale che attua contromisure anti-mine e che è disponibile su chiamata, qualora ne avessimo bisogno. E poi, naturalmente, abbiamo questo Comando che, appunto si trova in Italia, oltre a vari altri organismi NATO, sempre in Italia. Questa regione, quindi, avrà sempre grande importanza strategica. L’Italia riveste un ruolo strategico: oltre ad ospitare noi, fornisce un notevole contributo alla NATO e dispone di forze armate molto efficienti. Lavoriamo quindi insieme per mantenere la regione sicura. Il ruolo dell’Italia continuerà ad essere importante’.
askanews: Lei è referente per Iraq, Kosovo, Balcani: che tipo di contributo viene dato all’azione di difesa della Nato per quelle aree?
Ammiraglio Munsch: ‘Abbiamo la missione NATO in Iraq, con 500 uomini impegnati nel fornire consulenza al governo Iracheno per quanto riguarda le loro forze armate e la loro polizia nazionale. Non si tratta di una missione operativa ma, appunto, di una missione di consulenza su come gestire le istituzioni. La missione è nel suo quinto anno di attività, il suo bilancio è positivo e ha portato al conseguimento di benefici reciproci nelle nostre relazioni. Nel Balcani, siamo presente con tre organizzazioni delle quali la principale si trova in Kosovo, dove al NATO Kosovo Force conta oltre 4000 uomini e si occupa con imparzialità del mantenimento di un ambiente sicuro e della libertà di movimento per tutte le comunità del Kosovo. Abbiamo poi uffici collegati alla missione nei Balcani anche a Sarajevo e a Belgrado il cui compito è di lavorare con la Bosnia-Erzegovina e con la Serbia, sempre con l’obiettivo di mantenere la stabilità nella regione. Tutto questo fa parte della visione a 360 gradi nella NATO, ossia guardarci tutt’intorno al di fuori dei nostri confini, per mantenere la stabilità e, alla fine, dissuadere gli avversari e difendere il territorio della NATO’.
askanews: Il vertice Nato di luglio: una data molto importante e sicuramente storica. Cosa aspettarsi?
Ammiraglio Munsch: ‘In aprile, cade il 75mo anniversario della NATO, un traguardo storico. Un’alleanza di lunga durata e, forse, l’alleanza che ha avuto più successo nella storia mondiale. L’Europa non vede conflitti da moltissimo tempo proprio grazie alla presenza della NATO e alla sua opera di dissuasione e di difesa. In anni recenti, abbiamo rafforzato il nostro potere di dissuasione a causa dell’attuale conflitto in Ucraina, a seguito del quale sono stati approvati nuovi piani di difesa per la prima volta dal fine della Guerra Fredda. Abbiamo innalzato il livello di prontezza di 300.000 soldati oltre che delle forze navali e aeree e ci stiamo esercitando in forma più attiva di quanto non facessimo in passato. Quindi abbiamo fatto parecchio per celebrare il 75mo anniversario della NATO. Per quanto riguarda il vertice di Washington, si tratta del vertice che la NATO indice annualmente. Si tiene ogni anno in una città diversa; l’anno scorso è toccata a Vilnius, l’anno prima a Madrid. Spetta ai vari leader nazionali decidere di quali argomenti discutere e cosa annunciare in quell’occasione, con il coordinamento del Quartier Generale della NATO di Bruxelles. Aspettiamo, quindi, di sentire cosa avranno da dire ma sono sicuro che sarà un anno importante. Qui a Napoli, stiamo preparando celebrazioni in grande stile per il 75mo anniversario, con una serie di eventi il primo dei quali sarà un concerto della Banda della NATO, al Teatro San Carlo, l’8 aprile prossimo, e seguirà un ricevimento sulla storica nave USS Mount Whitney il giorno successivo’.
askanews: La Svezia, paese neo-membro dell’Alleanza Atlantica ha una flotta significativa: quale contributo può dare e in quali aree?
Ammiraglio Munsch: ‘Accogliendo la Svezia nella NATO, i paesi membri hanno accettato di difendere questo paese come fanno con tutti gli altri stati membri ma, cosa più importante, la Svezia ha accettato di difendere tutti gli altri paesi membri della NATO e inoltre apporta all’Alleanza straordinarie capacità. Per molto tempo, oltre due secoli, la Svezia non ha fatto parte di alcuna alleanza quindi ha dovuto essere autosufficiente. La sua popolazione è preparata a questo e il paese può contrare su una forte componente industriale e sul supporto di forze armate che dispongono di equipaggiamento di ottimo livello e di personale molto ben addestrato. Quindi il loro apporto è di ottimo livello; la Svezia contribuirà in maniera tangibile alla sicurezza. Comunque, la Svezia non è una totale sconosciuta: è partner della NATO da oltre 30 anni e ha preso parte ad attività congiunte. Quindi, li conosciamo bene e loro conoscono bene il resto della NATO. Il suo arrivo le garantisce che sarà difesa dalla NATO e che lei difenderà il resto della NATO. In conclusione, la Svezia è ora meglio difesa e la NATO è più forte’.
askanews: La Russia sventola sempre più spesso la minaccia nucleare: la deterrenza Nato come si adegua ai rischi di tale dialettica violenta?
Ammiraglio Munsch: ‘Ripeto, la NATO è finalizzata a dissuadere gli avversari e a difendere il nostro territorio; è inoltre un’alleanza con forti valori di base. C’è un accordo reciproco tra i vari paesi membri, tutti stati democratici, con procedure democratiche e caratterizzati dal rispetto dello stato di diritto. Questi sono i forti valori su cui la NATO poggia. Oltre a questo, ci sono le straordinarie capacità che ciascun paese membro ha messo a punto e che rende disponibili alla NATO. Dal canto nostro, ci manteniamo preparati ad impiegare queste capacità attraverso operazioni ed esercitazioni che conduciamo nell’intero teatro. Per quanto riguarda l’annuncio fatto dalla Russia, ne condanniamo il riferimento alle armi nucleari che riteniamo da irresponsabili ma siamo pronti in qualunque momento a difenderci e anche la NATO dispone di cospicue capacità nucleari. Lo stesso vale per i vari paesi della NATO e il nostro compito è garantire che siano pronte per scopi difensivi se necessario’.