Roma, 28 mar. (askanews) – “Nell’ottobre 2020 eravamo qui a scioperare con voi a causa della rottura delle trattative di rinnovo contrattuale e della mancata sottoscrizione da parte dell’associazione di categoria che rappresenta la vostra azienda: oggi, dopo 7 mesi di dura trattativa, siamo a presentarvi e chiedervi di votare un contratto unico, coronamento di un cammino di quattro anni in cui abbiamo ricostruito i rapporti con tutte le associazioni del comparto, ed è un risultato straordinario”. Lo ha detto Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl nazionale, durante le tre assemblee in Acqua Minerale San Benedetto di Scorzé (VE) svolte oggi per incontrare gli oltre mille lavoratori dello stabilimento, che raggiunge i 1300 dipendenti con la stagionalità e oltre 2500 complessivamente a livello di gruppo.
In queste settimane sono previste centinaia di assemblee in tutte le aziende dell’industria alimentare italiana, per informare i lavoratori e le lavoratrici sui contenuti del nuovo contratto, che deve essere votato e approvato.
“L’industria alimentare – ha commentato inoltre Rota – coinvolge oltre 450mila lavoratori ed è un asset strategico per il PIL italiano, il nuovo contratto ne rappresenta bene la ricchezza e complessità anche perché contrasta ogni forma di dumping nel settore e prevede un recupero salariale di oltre 10mila euro in 4 anni sul montante complessivo. Rinnovare i contratti è una delle leve più importanti per far ripartire davvero la nostra economia e con questo accordo riteniamo di aver messo al centro gli interessi di lavoratrici e lavoratori aumentando salari, potenziando welfare e tutele, formazione e sicurezza”.