Roma, 27 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che introduce i testi psicoattitudinali per l’accesso in magistratura. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, illustrando in conferenza stampa le misure approvate dal consiglio dei ministri.
L’introduzione dei test psicoattitudinali per accedere alla professione di magistrato “non è affatto invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Tutta la procedura di questi test è affidata al Csm – ha spiegato Nordio- la valutazione finale è sempre rimessa alla commissione che decide sull’esito delle prove scritte e orali. Parlare di oltraggio a dipendenza della magistratura è assolutamente improprio. Questa disciplina non si applica ai concorsi in atto, ma entrerà in vigore successivamente. L’intera procedura è sotto la responsabilità del Csm. Non c’è nessun vulnus, nessuna lesa maestà”.
“L’esame psicoattitudinale è previsto per tutte le funzioni pià importanti del Paese, ma soprattutto è previsto per le forze dell’ordine. Il pm è il capo della polizia giudiziaria che è sottoposta al test. Se sottoponiamo ai test chi obbedisce al comandante, è possibile non sottoporre a test chi ha la direzione della polizia giudiziaria? Ditemi se sia razionale polemizzare sui test per chi comanda la polizia giudiziaria che peraltro è sottoposta a test psicoattidinali rigorosissimi”, ha concluso il ministro.