Roma, 25 mar. (askanews) – Centottanta minuti per sperimentare, poco meno di tre mesi per decidere chi portare in Germania. Le due amichevoli americane hanno offerto a Luciano Spalletti diversi spunti su cui riflettere e diverse notizie confortanti, dal feeling con il gol di Mateo Retegui all’esordio spumeggiante di Bellanova, fino alle buone prestazioni di chi, come Pellegrini e Zaniolo, negli ultimi tempi aveva giocato a singhiozzo in azzurro. Ma per il Ct, che con l’Ecuador ha conquistato la sua quinta vittoria in otto partite sulla panchina della Nazionale, ciò che più conta è aver visto un gruppo sempre unito anche nelle difficoltà: “Siamo sempre stati squadra – sottolinea – anche nella ripresa. Questa è la cosa fondamentale. Si è vista una buona interpretazione anche nel secondo tempo, ma poi siamo stati più sporchi. Nel primo tempo siamo stati più alti con il baricentro e potevamo anche fare altri gol, ma ci siamo comportati bene anche quando il pallino lo avevano loro”.
La settimana negli States si è chiusa nel migliore dei modi, con un’altra vittoria dopo il 2-1 nell’amichevole con il Venezuela: “Il bilancio è positivo. È stata un’ottima tournée: per la serietà dei ragazzi, per l’organizzazione perfetta da parte della Federazione, che ha fatto fronte a tante difficoltà, e per le risposte individuali dei giocatori. Le possibilità di lavoro non sono state moltissime, ma da gare di questo genere possiamo tirare fuori cose positive”.
Dopo essersi perso il trionfo a EURO 2020 per un infortunio accusato all’ultimo allenamento prima dell’inizio del torneo, Lorenzo Pellegrini punta a giocare da protagonista il prossimo Campionato Europeo. Il capitano giallorosso, che dall’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma ha una media gol da attaccante, ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma, sbloccando subito la partita con una rete delle sue, la sesta in maglia azzurra: “Queste gare ci permettono di continuare il nostro percorso. Dobbiamo continuare a essere uniti come una famiglia verso l’Europeo. Mi aspetto tanto da me stesso, ma anche dai miei compagni. Siamo veramente un bel gruppo, fuori e dentro al campo. Continueremo a lavorare per toglierci delle soddisfazioni”. La settimana negli Stati Uniti è stata salutata con entusiasmo dai milioni di italiani che vivono negli States e che dopo 19 anni hanno potuto riabbracciare la Nazionale: “Siamo stati accolti benissimo, ci sembrava di giocare in casa, siamo contenti. Sono state due amichevole di livello, anche se diverse. In una Gigio ha parato un rigore subito, oggi invece l’abbiamo sbloccata dopo tre minuti”.
Con il nono gol in Nazionale, il primo della gestione Spalletti, Nicolò Barella ha raggiunto nella classifica dei cannonieri azzurri tre leggende del calcio italiano come Boninsegna, Cabrini e Francesco Totti. E ha festeggiato nel migliore dei modi la fascia da capitano al braccio: “Nel secondo tempo abbiamo sofferto troppo per quelle che sono le nostre qualità – ammette il centrocampista dell’Inter – ma nel finale mi sono regalato una gioia con le energie rimaste. A prescindere dal modulo per noi è un nuovo inizio. Stiamo prendendo le misure, ci sono sempre cose da migliorare. Stiamo creando un bel gruppo, fatto di ragazzi che vogliono aiutarsi l’uno con l’altro”.
È durato solo 45′ l’esordio in Nazionale di Raoul Bellanova, uscito all’intervallo dopo aver sentito un leggero fastidio al pube. Ma è bastato il primo tempo al difensore del Torino, 79° giocatore granata a indossare la maglia azzurra, per confermare quanto di buono ha fatto vedere in campionato. Una, due, tre, quattro cavalcate sulla fascia, dimostrando ancora una volta di avere una marcia in più: “Sono contento per l’esordio e per la prestazione. Abbiamo fatto una grandissima partita, la vittoria è meritata. Quando vesti la maglia della Nazionale rappresenti un Paese intero, non esistono amichevoli. Scendiamo sempre in campo per vincere. Gli italiani presenti qui ci hanno dato grande supporto, siamo scesi in campo per loro”. La convocazione per l’Europeo da sogno è diventata un obiettivo concreto: “Cercherò sempre di dare il massimo con il Torino per guadagnarmi il posto”.
Il secondo debutto di giornata è stato quello di Guglielmo Vicario, che ha chiuso con un clean sheet la sua prima in Nazionale: “Raggiungo un traguardo che mi ero prefissato, sono contento di farlo con questo gruppo. È stata una bella giornata”. Dopo un primo tempo da spettatore, nella ripresa è stato chiamato in causa in un paio di occasioni, effettuando la parata più impegnativa sulla conclusione improvvisa di Plata: “Ci sono fasi diverse nella partita, bisogna star dentro anche alle sofferenze. Stiamo stati bravi a capire quando compattarci, ci sta subire un po gli avversari. Bisogna sapere come comportarsi in ogni occasione. Il mio obiettivo è cercare di migliorarsi giorno dopo giorno. Pretendo sempre il massimo da me stesso”.