Firenze, 25 mar. (askanews) – Tutelare il tratto italiano, toscano in particolare, della costa tirrenica e il suo patrimonio naturalistico è l’obiettivo principale del progetto strategico “Ammirare” (acronimo di “Azioni e Metodologie per il Miglioramento della Resilienza degli Arenili”).
“Ammirare” prende avvio dal 25 marzo, con il coordinamento della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, attraverso il Centro Interdisciplinare per la Sostenibilità e il Clima, e il coinvolgimento della Regione Toscana. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma Interreg Italia Francia Marittimo (bando 2023) con oltre 5 milioni di euro, coinvolge 14 realtà accademiche e territoriali oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Regione Toscana: Regione Liguria, Regione Sardegna, Regione Corsica (Office Environmental Corse), Office Français de la Biodiversité, Parco Nazionale di Port-Cros, Smiage Maralpin. Partecipano come partner scientifici e tecnici: Ispra, Cnr, Gis Posidonie, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Università di Firenze, Università di Pisa, Lamma Toscana.
Tutti i risultati del progetto confluiranno in una piattaforma informatica sviluppata dal Laboratorio di Ingegneria Marittima dell’Università di Firenze, basato sull’intelligenza artificiale. “Fare squadra per tutelare le nostre coste – sottolinea Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – difendendole dall’erosione e ricostruendone l’habitat naturale. Un impegno che si concretizza nelle strategie del Masterplan regionale, che prevede opere per un valore complessivo di 125 milioni”. “La cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia è diventata il modello che la Scuola Superiore Sant’Anna ha scelto per tutelare le comunità costiere e il loro sistema economico dai rischi del cambiamento climatico che richiedono di attuare soluzioni innovative e sostenibili”, commenta Marco Frey, direttore del Centro Interdisciplinare per la Sostenibilità ed il Clima della Scuola Superiore Sant’Anna e referente scientifico del progetto.
“Applicheremo le soluzioni e le metodologie di ricerca più innovative che ci permetteranno di consolidare il modello proposto dal progetto”, afferma Francesco Testa, docente dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.