Roma, 20 mar. (askanews) – “Il sindaco Gualtieri, forte dei suoi poteri, andrà avanti con la costruzione del termovalorizzatore. Ma la sua era e resta una scelta sbagliata”. Così il sindaco dem di Albano, Massimiliano Borelli, raggiunto da Askanews al termine dell’incontro con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in Campidoglio sul progetto del termovalorizzatore a Santa Palomba.
“Gualtieri ha cercato di giustificare la sua decisione come la migliore possibile, presa dopo attento studio, e ha attribuito a noi sindaci la diffusione di una narrativa tossica, politica e psicologica, intorno all’impianto – ha raccontato Borelli -. Gli ho ricordato che anche noi siamo sindaci e parliamo dopo aver letto le carte e studiato il bando che lui ha pubblicato”. Quindi, sostiene Borelli “se c’è un artefice di questa narrazione tossica è lui, perché la mancanza di informazioni chiare e condivise su quello che Roma voleva fare a Santa Palomba è una sua responsabilità”.
Le contestazioni dei sindaci si sono concentrate “sulle tante informazioni contraddittorie contenute del bando – ha lamentato Borelli – come l’attraversamento dei territori di altri comuni con le linee ferroviarie che dovrebbero portare i rifiuti all’impianto. Poi la produzione eccessiva di CO2 e la captazione limitata e sperimentale delle emissioni. C’è anche il fatto che, oltre all’acqua deviata dalle condotte industriali – ha aggiunto il sindaco di Albano – altra acqua necessaria alla gestione dell’impianto verrà captata da due pozzi. Io la scorsa settimana sono stato convocato dall’Autorità di bacino territoriale per ragionare sull’abbassamento dei livelli dei due laghi adiacenti. Quell’acqua verrebbe sottratta alla stessa falda”.
“Il sindaco di Roma ci ha assicurato che nel progetto definitivo i pozzi non ci saranno. Se ci fosse stato un contraddittorio – obietta Borelli – gli avrei chiesto chiesto come faceva a saperlo visto che ancora deve aprire le buste della gara”. Quanto le posizioni siano, a tutt’oggi, lontane tra Campidoglio e Comuni confinanti lo dimostra il fatto, secondo Borelli “che per Gualtieri oggi si stava riaprendo il dialogo tra sindaci. Per me si è aperto oggi, visto che del progetto fino a oggi non abbiamo mai parlato. Ma il sindaco considerava ‘dialogo’ le carte che ci siamo scambiati come amministratori nel processo di Valutazione di impatto (Vas). Un po’ pochino – ha commentato il sindaco di Albano – visto che lui sarebbe anche sindaco della Città Metropolitana, ruolo che Gualtieri non ha mai giocato considerato che la Città metropolitana nascerebbe come cerniera tra Roma Capitale e i Comuni del territorio provinciale”.
Il processo istruito dal Campidoglio prevede l’istituzione di un Osservatorio terzo e indipendente, che, ha assicurato Gualtieri nel corso della riunione, si insedierà un minuto dopo al momento in cui verrà aggiudicata la gara del termovalorizzatore. Una decisione così impattante, sottolinea Borelli “resto convinto che dovesse essere preceduta da una molteplicità di tavoli tecnici e politici convocati da Gualtieri con tutti i sindaci ‘vicini’ alla Capitale, soprattutto su un tema così sistemico come quello dei rifiuti, e, come ho ricordato a Gualtieri stesso, dopo la lettera che in venti sindaci, rappresentanti di 600mila abitanti dei territori limitrofi a Santa Palomba, gli abbiamo scritto nel dicembre 2022 chiedendo un confronto urgente. Se ci avesse coinvolto nella sua scelta, – ha concluso Borelli – forte di anni di gestione delle nostre aziende pubbliche dei rifiuti, che, nel caso di Albano, sfiora l’80% di raccolta differenziata, gli avremmo proposto di ospitare tutta un’altra tipologia di impianti. Ora lui andrà avanti col termovalorizzatore. Lo può fare, ma rimane la scelta più sbagliata”.