Roma, 20 mar. (askanews) – “In tutta sincerità la vicenda è singolare perché i deputati del centrodestra impegnati nella campagna elettorale, nel tentativo vano di sconfiggere il sindaco Decaro e i candidati che metteremo in campo dopo le primarie, si fanno una bella fotografia col ministro dell’Interno perché pensano che l’unico sistema per tentare di vincere le elezioni a Bari sia quello di mestare nel torbido. Probabilmente, il ministro, assieme al prefetto, è investito da una tempesta di frustrazione elettorale molto forte. Si poteva tranquillamente rinviare l’inizio dell’ispezione a dopo le elezioni: non c’era nessuna urgenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’inaugurazione del Mam di Grottaglie, commentando la nomina della Commissione per la verifica dello scioglimento del Comune di Bari, comunicata ieri dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“La Direzione Distrettuale Antimafia che ha in mano tutte le informazioni ha più volte detto che il Comune di Bari, e in particolare il sindaco Decaro, sono stati essenziali per la reazione di tutta la città verso le associazioni mafiose”, ha aggiunto.
“Stiamo insozzando inutilmente il nome della città del sud più importante in questo momento per i successi che ha avuto e per il consenso che ha l’amministrazione. Stiamo esponendo il sindaco di Bari a grave rischio di incolumità perché, quando la mafia capisce che qualcuno è stato abbandonato dallo Stato e viene strumentalizzato a fini elettorali, rischia anche la pelle”, ha proseguito Emiliano. “Il sindaco di Bari è sotto scorta da anni per le denunce e gli arresti che ha fatto fare nei confronti di mafiosi e quindi, spero senza volerlo, si stanno favorendo le associazioni mafiose della città, che adesso hanno la soddisfazione di vedere preoccupato per le infiltrazioni mafiose il sindaco di Bari che li ha combattuti. Sinceramente, si tratta di cose che bisognerebbe evitare. Ci vorrebbe più saggezza”, ha detto ancora il governatore.
“La saggezza, invece, è mancata nel disporre l’ispezione immediatamente, ma siamo in uno stato di diritto, e quindi se qualcuno immagina di inventarsi elementi che portino allo scioglimento del Comune di Bari si sbaglia di grosso: non riusciranno, attraverso questa strada, a cambiare l’esito delle elezioni che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno”, ha sottolineato.