Genova, Toti: valutatiamo partenariato per nuovo ospedale ponente – askanews.it

Genova, Toti: valutatiamo partenariato per nuovo ospedale ponente

“Entro fine estate avremo quadro economico completo del progetto”
Mar 18, 2024
Genova, 18 mar. (askanews) – “Al momento esiste soltanto una lettera di intenti in cui Genova High Tech ci dice di voler proporre alla Regione un partenariato pubblico-privato per la realizzazione del polo ospedaliero di ponente agli Erzelli. Il preliminare di progettazione realizzato dalla Regione vale tra i 600 e gli 800 milioni a seconda delle caratteristiche concreto del progetto: se si deciderà di andare nella direzione del partenariato pubblico-privato, è previsto un canone d’uso che potrà essere in parte a carico della Regione e in parte a carico dei privati. Entro fine estate penso potremo avere un quadro economico dei conti più definito, che però non potrà distanziarsi molto dai preliminari di progettazione”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto oggi al convegno “Il progetto di rigenerazione urbana degli Erzelli: occasione di sviluppo del territorio” organizzato da Genova High Tech.

“Il partenariato – ha aggiunto Toti – può essere una formula particolarmente agile, fatte ovviamente salve tutte le verifiche di convenienza economica che andranno analizzate, soprattutto perché consente di andare a un progetto integrato, dato che una volta che si incarica un’azienda di realizzarlo, essa stessa elabora il progetto, lo fa validare, costruisce l’ospedale e lo gestisce per i 25 anni successivi, accollandosi rischi e costi dell’opera”.

“Per quanto riguarda le polemiche sul tema del progetto bandiera del Pnrr sollevate dal Pd – ha concluso il governatore ligure – probabilmente hanno idee un po’ confuse sul come quei fondi possono essere utilizzati. Il Pnrr non finanzia ospedali, né universitari né di comunità. I fondi del Pnrr per il progetto bandiera, pari a 65 milioni di euro e già in fase di assegnazione e di spesa, rientrano nel progetto di ricerca a prescindere da chi fisicamente costruirà i muri dell’ospedale. Con quella parte si finanzieranno infatti capacità di calcolo, laboratori, fibre ottiche, strumenti di ricerca che fanno già parte del sistema Unige-Cnr-Regione tramite l’Irccs San Martino, tutti capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con la realizzazione fisica dell’infrastruttura”.