Roma, 14 mar. (askanews) – “Se il partito della premier, Fratelli d’Italia dice noi o noi e basta, noi dobbiamo andare al voto da soli senza gli alleati di Centrodestra. Costruiamo un’alleanza con la lista Lega, la lista Zaia che già esiste da moltissimi anni più una lista autonomista veneta e vinciamo di sicuro sia contro il resto del Centrodestra sia contro Pd e alleati”. Lo afferma ad Affaritaliani.it l’assessore allo Sviluppo Economico della regione Veneto, esponente storico della Lega, Roberto Marcato all’indomani della bocciatura a Palazzo Madama del terzo mandato i presidenti di regione che stoppa al momento la ricandidatura di Luca Zaia nel 2025 alla presidenza del Veneto.
“Devo dire – dice Marcato- che non ho ben capito la strategia del mio partito. Si sapeva già che sarebbe stato bocciato il terzo mandato e non capisco perché è stato ripresentato in aula al Senato dopo la bocciatura in Commissione. O c’è dietro una strategia, che non vedo, magari si tratta di un tassello per poi tornare sul tema dopo le elezioni europee oppure non capisco il senso di farsi bocciare due volte il terzo mandato ora che siamo in campagna elettorale. Ammetto di non capire la strategia. D’altronde è chiaro che per Fratelli d’Italia è l’occasione della vita quella di avere una regione del Nord il prossimo anno (e il candidato c’è già, Raffaele Speranzon – ndr) e anche per il Pd che in questo modo fa fuori una serie di personaggi interni scomodi, primo fra tutti Vincenzo De Luca. Resta una chiara e netta frattura nella maggioranza di Centrodestra che rafforza ancora di più il fatto che nel 2025 il candidato in Veneto deve essere un leghista. Serve continuità amministrativa e non vanno sbagliate le politiche in campo economico, sanitario e su tutti gli altri settori dell’amministrazione regionale”.
Quanto a nomi di altri candidati della Lega in alternativa a Zaia, “si vedrà – dice Marcato- non sono abituato a parlare di me, ma quello che è certo è che in Veneto siamo l’unico, e sottolineo l’unico, partito ad avere una forte e competente classe dirigente fatta di uomini e donne preparati e in grado di amministrare la regione”.