AI Act, Aindo: riconosciuto l’uso dati sintetici come strumento per tutelare la privacy dei cittadini – askanews.it

AI Act, Aindo: riconosciuto l’uso dati sintetici come strumento per tutelare la privacy dei cittadini

Mar 13, 2024
Roma, 13 mar. – Come Aindo accogliamo con grande soddisfazione le novità introdotte dal Regolamento europeo in materia di intelligenza artificiale (AI Act) votato oggi dal Parlamento di Strasburgo. Il testo, frutto del negoziato con il Consiglio e la Commissione europea, tra i diversi aspetti, contiene un riconoscimento esplicito del valore del dato sintetico come tecnologia a supporto della tutela della privacy dei cittadini”: dichiara Daniele Panfilo, Ceo di Aindo, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici.

I dati sintetici – dati prodotti artificialmente e privi di informazioni personali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali – sono inseriti nell’AI Act sia nella sezione che disciplina l’uso di dati per l’addestramento, la convalida e la prova di sistemi di AI ad alto rischio (Articolo 10), sia nella sezione che disciplina l’uso dei dati per lo sviluppo di sistemi innovativi di IA prima della loro immissione sul mercato, nell’ambito del cosiddetto “spazio di sperimentazione normativa” o sandbox (Articolo 59). In particolare, il Regolamento si riferisce ai dati sintetici come a una categoria di dati non personali che permettono uno sviluppo dell’AI in linea con i principi di privacy by design e privacy by default.

Aggiunge Daniele Panfilo: “Il riconoscimento dell’uso dei dati sintetici, come categoria normativa, a livello legislativo europeo è di fondamentale importanza per esempio nello sviluppo della ricerca scientifica in ambito sanitario, per poter generare e trattare i dati in totale sicurezza tutelando la privacy dei pazienti. La nuova normativa sancisce infatti che l’impiego dei dati personali reali per lo sviluppo, l’addestramento, la convalida e la prova di sistemi di intelligenza artificiale può essere consentito soltanto laddove risulti impossibile utilizzare dati sintetici o anonimizzati”.

E conclude: “Auspichiamo che il legislatore nazionale intervenga tempestivamente per sfruttare le opportunità offerte dalla nuova normativa europea. È fondamentale che l’Italia si allinei in anticipo rispetto alla scadenza per l’adozione del Regolamento, evitando così duplicazioni normative e incertezze per le imprese del nostro Paese. L’annuncio di ieri del Sottosegretario Butti, relativo all’emanazione di un decreto legge specifico entro marzo, rappresenta un passo positivo. Speriamo che tale decreto tenga debitamente conto dei requisiti imposti dalla normativa europea, per prevenire sovrapposizioni regolamentari e garantire certezza giuridica alle aziende italiane”.