Milano, 11 mar. (askanews) – “Il centrosinistra disponeva di un candidato serio, credibile e affidabile. La coalizione a suo sostegno evidentemente è stata percepita dagli elettori più come un cartello elettorale che non una coalizione vera e propria”. Così in una nota Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, sul voto regionale in Abruzzo.
“Questo deve indurre tutte le forze politiche a una riflessione serena e approfondita sulle prossime scadenze elettorali. Il voto regionale è per sua natura bipolare, dunque punitivo per le forze di mezzo. Diverso dovrebbe essere per il voto proporzionale alle europee. La questione di fondo rimane una: o cambia la legge elettorale nazionale oppure devono cambiare le strategie delle forze politiche fuori dagli schieramenti. Buone, singole affermazioni, come quella ottenuta da Azione, sono importanti ma la questione è come tradurre l’affermazione di singoli nella vittoria del candidato e della coalizione” ha osservato.
Il voto in Abruzzo, ha continuato, “non è un premio al governo così come il voto in Sardegna non era una punizione. Parliamo di due elezioni in cui le dinamiche territoriali hanno prevalso su logiche di carattere politico. Del voto abruzzese colpiscono due elementi: la buona affermazione di Forza Italia e il tracollo rovinoso del M5S. La Lega esce sconfitta in modo netto, un dato costante, ieri in Abruzzo e qualche settimana fa in Sardegna, a conferma che la crisi di consensi per Salvini è un fatto politico”.