Venezia, 8 mar. (askanews) – Sciopero del settore elettrico su tutto il territorio nazionale oggi, per ribadire il netto “no” dei lavoratori e delle lavoratrici di Enel al piano di sviluppo industriale presentato dal nuovo management. La mobilitazione generale arriva in risposta al fallimento dei numerosi tentativi di dialogo con l’azienda, e in Veneto ha visto un partecipato sit-in di fronte alla Prefettura di Venezia, organizzato dalle tre categorie sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. Nella mattinata il prefetto Darco Pellos ha accolto una delegazione, ascoltando le istanze presentate e impegnandosi a inoltrarle ai riferimenti istituzionali di competenza.
Quello prospettato dall’azienda, denunciano i sindacati, è uno “sviluppo” che poggia quasi esclusivamente su interventi volti a massimizzare i profitti a spese dei lavoratori e della qualità dei servizi: aumento del carico di lavoro per i dipendenti di ogni area (dalla manutenzione degli impianti ai negozi di vendita), cambio inspiegabile degli orari di lavoro degli operativi, nessuna assunzione in vista, riduzione dell’utilizzo dello smart working, esternalizzazione di buona parte delle attività elettriche… Insomma centinaia di posti a rischio, qualità del lavoro come dei servizi in netta discesa, e nessun investimento sugli asset e sulle persone, nel segno di una crescita vera.
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