Milano, 5 mar. (askanews) – “Dico una cosa in controtendenza: non credo che sia una grande sfida nazionale, ma che sia una grande sfida per l’Abruzzo”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a diMartedì su La7, a proposito delle regionali in Abruzzo del 10 marzo. “Il mio invito è agli elettori che si definiscono di centrodestra di votare per una volta per la qualità della persona che dovrà gestire l’Abruzzo perché in questo caso, se no io non avrei fatto alcuna alleanza” con il centrosinistra è candidata “una di quelle persone che noi dovremmo desiderare di avere in politica quindi il mio suggerimento è agli elettori di centrodestra è di guardare il curriculum vitae” ha aggiunto riferendosi a Luciano D’Amico.
Quanto ai provvedimenti per la regione annunciati dal governo a pochi giorni dal voto Calenda ha osservato che “queste cose le hanno fatte tutti i governi, però in Abruzzo la situazione è particolare: spende 90 milioni di euro per mandare i suoi cittadini a curarsi fuori dalla regione, però Marsilio ha spese 17 milioni di euro per dare ad ogni consigliere regionale la possibilità di finanziare, senza sapere cosa, le associazioni che gli sono vicine e 8 milioni al calcio Napoli per fare il ritiro a Roccaraso. Davanti c’è un candidato che ha rimesso a posto la società dei trasporti, che ha rilanciato l’università di Teramo, che è un simbolo, è colto, perbene, un liberal, un progressista”.