Roma, (askanews) – “Chiesi Global Rare Diseases è una realtà relativamente nuova nell’ambito delle malattie rare. Nella lunga storia di Chiesi che ha più di 90 anni, solo nel 2020 inizia la nostra nuova esperienza nell’ambito del trattamento delle malattie rare. Per un’azienda così importante storicamente entrare da appena tre anni e mezzo nell’ambito di nuova area terapeutica è stata un’importante scommessa che ha portato alla possibilità di incrementare giorno per giorno lo sviluppo di nuove terapie per i pazienti rari. Siamo partiti nel 2020 con un investimento importante che ha permesso di trattare i primi pazienti. Oggi, nel 2024, grazie a grandi investimenti in Ricerca e Sviluppo, più del 25% dei nostri ricavi, con 400 persone dedicate solo alle malattie rare, centri di ricerca in tutto il mondo, presenza in 40 Paesi – un headquarter globale a Boston, un headquarter europeo a Parma -, e soprattutto crescita organica e inorganica anche con recenti acquisizioni, oggi nel 2024 abbiamo la possibilità di trattare 10 patologie rare per le quali i pazienti non avevano opzioni terapeutiche”.
Lo ha dichiarato ad askanews Giovanni Gigante, Direttore Medico di Chiesi Italia, in rappresentanza di Chiesi GRD, a margine dell’evento organizzato il 29 febbraio da UNIAMO-Federazione Italiana Malattie Rare in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare.