Milano, 1 mar. (askanews) – “La dimensione europea e internazionale è da sempre un tratto caratteristico della nostra regione. Un elemento che ha portato risultati importanti sia nei rapporti con gli stakeholder interni, sia nel posizionamento della Lombardia nei confronti delle istituzioni sovranazionali”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a proposito dei lavori degli Stati generali per il Patto dello sviluppo che si sino svolti a Palazzo Lombardia alla presenza dei componenti della Giunta e degli stakeholder in rappresentanza delle singole aree economico-produttive e delle parte sociali.
“La Lombardia, di fatto è la prima regione industriale in base alla classificazione Nuts dell’Unione Europea (Nomenclatura delle Unità Territoriali per la Statistica, ndr) con un valore aggiunto nel 2019 di 80,4 miliardi di euro, davanti alle due regioni tedesche di Stoccarda e dell’Oberbayern, pilastri, rispettivamente, dei Länder del Baden Württemberg e della Baviera”.
“Guardiamo con attenzione – ha continuato ancora il presidente di Regione Lombardia – alla nuova governance economica dell’Ue e alla prossima programmazione comunitaria. Le Regioni devono essere protagoniste nella programmazione delle risorse, auspicando più ampi margini di manovra nella definizione delle misure, dei costi e delle platee con un quadro regolamentare semplificato, flessibile, adattabile e ancorato al principio del risultato”.
“Rinnoviamo la nostra disponibilità – ha concluso – a fare squadra con tutti gli stakeholder del Patto per lo Sviluppo. Ci attendono sfide importanti in Europa e nel mondo che non possono essere ignorate. Il nostro modello basato sulla sussidiarietà e sul coinvolgimento dal basso si dimostrerà nuovamente vincente”.