Roma, 1 mar. (askanews) – Antonia ha una vita confusa e concitata, come quella di molte trentenni. Quando perde il lavoro e scopre di avere l’endometriosi la confusione aumenta e tutto sembra crollare, ma forse tutto prende la piega più giusta, quella della scoperta di sé. La serie “Antonia”, dal 4 marzo su Prime Video, nasce da un’idea di Chiara Martegiani, racconta in qualche modo la sua storia e naturalmente è lei ad interpretarla.
“Quando mi è stata diagnosticata è stata una tragedia, nessuna occasione ci vedevo. Per me è stata un’occasione per capire più me stessa e mettermi in gioco personalmente”, ha spiegato.
La serie racconta con ironia le implicazioni e le conseguenze di una malattia che colpisce tre milioni di donne in Italia e che costringe in qualche modo a pensare al rapporto con il proprio compagno, con il lavoro e soprattutto con la maternità.
“Ho voluto raccontare una donna che non ha voglia di crescere, non ha voglia di fare figli, da quel punto di vista libera”, ha aggiunto.
“Antonia” mostra in maniera originale, tra dramma e commedia, un passaggio di vita di una donna imperfetta, come tutte, che fa i conti con sé stessa. La regista è Chiara Malta e il supervisore creativo Valerio Mastandrea, compagno di Chiara nella vita e nella finzione. Il suo personaggio, come quello della protagonista, è lontano da ogni stereotipo.
“E’ solido e ha tanti lati femminili, quindi secondo me comunque è molto solido come personaggio. E’ che a volte si scambia la solidità, la delicatezza o un ascolto da parte di un uomo come fragilità. Invece anzi, è il contrario”, ha concluso.