Roma, 29 feb. (askanews) – “Giacomo Matteotti. Vita e morte di un padre della democrazia”: è il titolo della grande mostra organizzata dal 1 marzo al 16 giugno a Palazzo Braschi a Roma per celebrare il centenario dalla drammatica scomparsa del leader socialista.
L’esposizione, pensata più di un anno fa, ripercorre il percorso umano e politico del deputato e segretario del Partito socialista Unitario (Psu), un riformista serissimo, dagli esordi giovanili con l’impegno nel suo Polesine all’affermazione politica nazionale (1919-1924), dalle battaglie per la democrazia all’opposizione al fascismo, fino al brutale omicidio del giugno 1924 compiuto dal regime di Mussolini.
L’organizzatore e coordinatore Alessandro Nicosia: “Abbiamo voluto costruire in collaborazione con il Comune una mostra che potesse essere fruita da tutti, dal grande pubblico e soprattutto dalle giovani generazioni, questo è l’obiettivo primario di questa esposizione”, ha spiegato ad askanews.
In mostra documenti originali, oltre 50 fotografie, manoscritti, oggetti, libri d’epoca, articoli di giornali e riviste, filmati storici dell’Archivio Luce e documentari. Pezzo forte gli atti istruttori e giudiziari, che inchiodano Mussolini alle sue responsabilità, come spiega il curatore Mauro Canali, esperto di fascismo e allievo di Renzo de Felice:
“Le lettere sono uno degli aspetti certo importanti, perché c’è la dichiarazione dell’uccisore rispetto al mandante, quindi non si può ignorare, sono lettere mai viste”.
Un mito quello di Matteotti più vivo che mai: “È una voce che incarna certe istanze di democrazia e giustizia sociale che incarnava allora, che sono vive e vegete, non solo, sono attuali”, ha concluso Canali. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con l’Associazione culturale Costruire Cultura, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura, con la presenza di Banca Ifis in qualità di main partner, con il contributo di Camera di Commercio di Roma e la partecipazione di Archivio Storico Luce, Rai Teche, Fondazione Pietro Nenni e AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
La mostra si pregia, inoltre, degli importanti prestiti di Fondazione Pietro Nenni, Archivio di Stato di Roma, Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico della Camera dei Deputati, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Accademia dei Concordi, Archivio Marco Steiner.