Roma, 29 feb. (askanews) – Semplificazioni per accelerare i flussi di spesa, un monitoraggio costante dello stato di attuazione dei progetti per intervenire a risolvere per tempo le criticità e l’apertura di un dialogo sul profilo tecnico con la struttura del Ministero per consentire alle Province di contribuire a pieno all’attuazione del PNRR e di portare a termine gli oltre 1.750 cantieri per nuove scuole sicure, moderne e accoglienti. È questo l’esito dell’incontro avuto oggi tra il Presidente di UPI Michele de Pascale e il Ministro della Coesione e del PNRR Raffaele Fitto, richiesto dalle Province per un confronto sulle misure previste dal decreto approvato dal Governo per il nuovo recovery.
“Abbiamo posto al Ministro tre questioni su cui le Province chiederanno di intervenire nell’iter di conversione del decreto – sottolinea il Presidente de Pascale – misure per rafforzare la capacità amministrativa; risorse espressamente dedicate alle Province per la digitalizzazione; norme per semplificare e velocizzare la spesa degli investimenti, che è rallentata da procedure burocratiche lente e complesse. Abbiamo presentato al Ministro Fitto i risultati di un monitoraggio svolto in questi giorni, da cui risulta che sui 3 miliardi di investimenti assegnati alle Province, a causa del costo dei materiali e dell’energia c’è stato un aumento di circa il 30%, coperto solo per la metà dagli strumenti fino ad ora introdotti dal Governo. Per coprire questi ulteriori 150 milioni, che non possono pesare sui bilanci delle Province, chiediamo di consentire in automatico l’utilizzo delle economie di gara, di prevedere l’accesso al fondo prosecuzione delle opere pubbliche per tutti gli enti che ne dimostrino la necessità, di responsabilizzare non solo i soggetti attuatori, ma anche le amministrazioni centrali, a rilasciare le validazioni necessarie per ottenere la liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori in tempi idonei. Su questi temi, su cui il Ministro Fitto ha mostrato condivisione – conclude il Presidente di UPI – apriremo un confronto tecnico con la struttura del Ministero, per cercare di trovare insieme le soluzioni possibili già in questo decreto”.