Roma, 29 feb. (askanews) – E’ stato reso noto dal Masaf il primo report della Cabina di Regia interforze dei controlli alimentari. Le tipologie di controllo effettuate sono due: sul grano duro importato destinato all’alimentazione umana e sulle filiere del made in Italy.
Per quanto riguarda il programma straordinario di controllo “Grano duro”, alla fine del mese di gennaio 2024, sono state controllate 19 motonavi e 11 diversi operatori, con il prelievo di 21 campioni. Il quantitativo ispezionato, introdotto attraverso i porti, ammonta a circa 420.000 tonnellate di grano duro destinato all’alimentazione umana. Tutti i campioni analizzati, riporta il Masaf in una nota, sono risultati corrispondenti alle norme vigenti, ad eccezione di un campione di grano duro di origine turca, risultato non conforme ai limiti previsti per l’agricoltura biologica.
Nell’ultima settimana sono state inoltre effettuate specifiche attività di ispezione a contrasto delle pratiche commerciali sleali e a tutela del made in Italy. In particolare, sono stati monitorati i porti di Bari, Catania, Palermo, Pozzallo (RG) e Olbia dove sono stati avviati controlli di tracciabilità su 15 operatori che trasportavano ortofrutta, carni, prodotti lattiero-caseari e oleari. In particolare, presso il porto di Pozzallo è stato controllato e campionato grano tenero d’importazione proveniente dalla Croazia.
Le attività proseguiranno con controlli cadenzati presso i principali porti e con approfondite verifiche anche presso gli importatori.
“I dati del primo report delle attività della Cabina di Regia interforze sui controlli agroalimentari dimostrano il cambio di passo del Governo Meloni che, in stretto contatto con le forze dell’ordine, lavora per garantire la legalità”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Grazie all’aumento delle ispezioni e alla loro evidente efficacia, non c’è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole. Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, viene confermata la sua robustezza e l’impegno del Ministero a tutela delle produzioni di qualità. Come dimostrano i dati, l’Italia è una delle nazioni che fa più controlli e i produttori scorretti sono una minoranza”, ha concluso il ministro.