Milano, 29 feb. (askanews) – Croissant, cornetto, brioche. I cultori della prima colazione italiana rabbrividiscono all’idea che si possano confondere questi tre dolci, con origini e ingredienti diversi. Ma davanti alla prova del palato e del carrello gli italiani non sembrano fare tanta attenzione al nome. Prova ne sono i dati sui croissant (o cornetti come riportano in etichetta alcuni produttori) confezionati, consumati non solo a colazione ma anche a merenda. Questi dolci guidano, infatti, il comparto delle merendine italiane con una quota del 31% sull’intero mercato. Ad agosto 2023, secondo i dati Circana, le vendite a volume hanno toccato quota 39,4 milioni di chili con una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.
L’industria alimentare negli anni ha investito soprattutto sull’innovazione di questi prodotti da forno: in media sono 18 le referenze nella categoria cornetti a scaffale. I primi sono stati quelli classici o farciti con creme e confetture. Sono arrivati poi quelli integrali e ai 5 cereali, che rispondono alle esigenze del consumatore moderno. Fino a proposte più recenti con gusti come pistacchio, frutti rossi e nocciola.
“In un contesto alimentare sempre più diversificato e dinamico, il croissant emerge come un pilastro della categoria merendine – afferma Luca Ragaglini, vicedirettore e segretario del settore prodotti da forno di Unione italiana food – consolidando la sua posizione di prodotto iconico nel mercato italiano. Tale successo è il risultato di una combinazione virtuosa tra gusto, innovazione costante ed equilibrio nutrizionale, che è il mix vincente che contraddistingue le merendine italiane”.
Più in generale il comparto delle merendine confezionate, prodotto figlio dell’industria alimentare italiana, registra un buon andamento. Nel 2023, dati Circana alla mano, le vendite in volume delle merendine hanno tenuto con un +0,5% rispetto al 2022, toccando quota 737 milioni di chili per un valore complessivo dei prodotti da forno dolci monodose pari a 1,52 miliardi di euro . Un settore che conferma la sua capacità di innovare: ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine.