Roma, 29 feb. (askanews) – La famiglia sotto la lente della Pisana. Si è svolto oggi in Consiglio regionale del Lazio presieduta da Giuseppe Cangemi, il dibattito generale sulla proposta di legge regionale sull’Istituzione del fattore famiglia, che porta come prima firma quella della consigliere Laura Corrotti del gruppo Fratelli d’Italia. Al termine degli interventi (ultimo quello dell’assessore alle Politiche della famiglia, Simona Baldassarre), il presidente ha aggiornato la seduta a mercoledì 6 marzo per l’esame dell’articolato con i relativi emendamenti.
Sottolineata dalla maggioranza l’importanza di superare attraverso questa normativa lo strumento dell’Isee, gli interventi dell’opposizione hanno fatto registrare soprattutto i rilievi costituiti dal presunto carattere “ideologico” della normativa e dalla scarsa consistenza dei fondi stanziati. Una proposta che vuole individuare eque modalità di accesso ai servizi sociali, primo passo verso adozione del fattore famiglia, è stata definita questa dalla prima firmataria che ne ha fatto una breve illustrazione all’Aula. Una delle prime leggi portate in Aula nel nuovo anno, che non a caso ha al centro il tema della famiglia. “Nessuna famiglia del Lazio sarà lasciata indietro grazie a questa normativa”, ha aggiunto la consigliera Corrotti, iniziativa che dimostra come questa Giunta regionale sappia stare “vicino alle famiglie”, a suo avviso.
Per Marietta Tidei, di Italia viva, ok il sostegno alla famiglia, ma c’è l’impressione che da qui si voglia decidere quali famiglie aiutare, facendo distinzioni per tipologia che rischiano di introdurre discriminazioni anche lesive di leggi esistenti. La stessa Corte costituzionale ha fatto sentire la sua voce su normative regionali con cui si introducevano disparità di trattamento, ha aggiunto Tidei. Non è questa la sede in cui decidere quali famiglie possano essere aiutate e quali no, a suo avviso. Inoltre anche la dotazione finanziaria non appare adeguata alle necessità, ha concluso.
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