Roma, 28 feb. (askanews) – La Transnistria, regione separatista dela Moldavia controllata dai filorussi, chiede “aiuto alla Russia dato il blocco economico messo in atto” da Chisinau, secondo una dichiarazione adottata dal congresso dei deputati, consesso speciale riunito oggi, sulla scia di voci che avrebbe potuto chiedere l’annessione alla Federazione russa. Nella risuluzione approvata oggi, i deputati filorussi invocano “misure di protezione per la Transnistria” da parte della Federazione russa, di cui viene sottolineato un ruolo “di garante e negoziatore”.
Questa regione incuneata tra il fiume Dnestr e l’Ucraina ha dichiarato l’indipendenza dalla Moldavia all’inizio degli anni Novanta, ma non è riconosciuta a livello internazionale. Teatro di una breve e sanguinosa guerra tra i sepratisti e il governo moldavo nel 1992, ha tuttora sul suo territorio una presenza militare russa. Già nel 2006 ha chiesto l’adesione alla Federazione russa. Da giorni circolano rumours su una possibile richiesta di annessione alla Russia, a cui Vladimir Putin potrebbe rispondere nel discorso alle camere parlamentari riunite domani. La risoluzione adottata si ferma prima, tuttavia la questione resta motivo di grande tensione, perchè una richiesta di protezione per la popolazione russa e filo-russa richiamerebbe uno scenario ucraino e gli analisti militari fanno notare che la Transnistria sarebbe una piazza d’armi molto utile a sostegno della cosiddetta ‘Operazione militare speciale’.