Roma, 28 feb. (askanews) – Dopo il primo sì della Camera al disegno di legge delega al governo sul florovivaismo, “ora ci aspettiamo tempi brevi e certi nell’iter al Senato e, soprattutto, serve che i decreti attuativi siano veloci perché altrimenti la legge non decolla e serve a poco”. A dirlo è il presidente dei Florovivaisti Italiani di Cia, Aldo Alberto.
Cia esprime “grande soddisfazione” per il progresso di un provvedimento atteso da anni a sostegno di un settore strategico dell’agricoltura Made in Italy. “È importante riuscire finalmente ad avere, dopo tanti tentennamenti – spiega Alberto – un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione e commercializzazione, per riordinare e valorizzare un settore che vale oltre 3 miliardi, conta 27mila aziende e dà lavoro a 100 mila addetti. Bisogna rilanciare la produzione italiana di piante e fiori e proiettarla sempre di più nel futuro”.
“Al florovivaismo italiano occorre una legge come questa che qualifiche il ruolo, caratterizzi i diversi attori della filiera, garantisca certezza di norme e risorse adeguate -aggiunge il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini – per rinnovare le aziende e renderle pienamente sostenibili, dal punto di vista economico, ambientale e sociale”.
Intanto, sottolineano i presidenti di Florovivaisti Italiani e Cia, “è giusto ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra per aver riportato al centro dell’attenzione e dell’azione del governo il mondo del florovivaismo”.