Milano, 27 feb. (askanews) – Dietro ogni forma di Emmentaler svizzero Dop ci sono l’esperienza e la dedizione di un casaro che porta avanti la tradizione del formaggio coi buchi attestata già nel XIII secolo. Ora Emmentaler ha deciso di mettere questo saper fare a disposizione di un aspirante casaro che per un mese potrà avvicinarsi a questa realtà per conoscerne i segreti.
“Emmentaler ha voluto ascoltare quella che è un po’ la richiesta comune di staccare dalla routine quotidiana, di allontanarsi dalla città e mettersi in gioco e poter prendersi quasi un mese sabbatico vivendo nuove esperienze – ha spiegato Giovanna Frova, Country manager Switzerland cheese marketing – per questo motivo crediamo che questa opportunità risponda a una esigenza che crediamo sia molto sentita da un target millennial”.
Quella di Emmentaler Dop è una call to action rivolta ai consumatori italiani. Del resto l’Italia rappresenta un mercato strategico, il primo per importazioni del formaggio coi buchi con oltre il 55% del totale esportato dalla Svizzera.
Con questa iniziativa così ci si potrà immergere per un mese nella quotidianità di un caseificio svizzero, partendo dalla della Valle dell’Emme fino a raggiungere Engelburg, nel cantone di Sangallo, dove c’è una cooperativa fondata oltre 120 anni fa, che giornalmente produce dalle 9 alle 18 forme di Emmentaler svizzero Dop.
“Siamo molto felici perchè dà a noi brand l’opportunità di poter promuovere la qualità, il benessere animale, di dare coerenza allo storytelling che raccontiamo giornalmente – ha proseguito – che trova coerenza con un aspirante casaro creator che racconterà questa esperienza direttamente dal cuore della svizzera”.
Già perchè l’esperienza dell’apprendista casaro, a cui verranno riconosciuti 10mila euro, sarà condivisa sui social attraverso un diario quotidiano dove accanto ai momenti più salienti e alle impressioni in presa diretta ci sarà anche il racconto della tradizione e dell’esperienza dei maestri casari elvetici: “L’anima dietro l’Emmentaler svizzero Dop sono i nostri 95 caseifici sparsi nella Svizzera centrale, nella valle dell’Emme e nei cantoni circostanti – ha sottolineato Frova – tendenzialmente le famiglie di casari si tramandano da 4 generazioni questo mestiere e soprattutto questo saper fare. Parliamo di un lavoro estremamente impegnativo e totalizzante: possiamo immaginare che dall’arrivo del latte al mattino alla produzione i nostri casari hanno una giornata intensa”.
La selezione è aperta fino al 17 marzo per i maggiorenni che sappiano parlare inglese o tedesco. Il vincitore sarà scelto da una giuria composta dal brand e dai mastri casari tra tutti coloro che si candideranno sulla piattaforma unmesedacasaro.com e il 22 aprile potrà partire alla volta della Svizzera.