Venezia, 27 feb. (askanews) – “Sono ore complesse per le condizioni meteo. Osserviamo con attenzione l’intero territorio regionale ed in particolare i fiumi del Vicentino, dove i livelli idrometrici si stanno alzando. Riscontriamo situazioni critiche anche nel Veronese e nel Padovano. Oggi, a differenza del 2010, lavoriamo con algoritmi, modelli previsionali, e abbiamo la soddisfazione di aver messo in moto i bacini di laminazione, sui quali la Regione Veneto ha puntato molto in questi anni. Stiamo parlando di opere che ci rendono più sicuri. Vediamo cosa accadrà nelle prossime ore: sto seguendo direttamente l’evolversi della situazione con l’assessore Gianpaolo Bottacin. Sono in contatto anche con le strutture che si occupano di viabilità stradale e viabilità ferroviaria. Non escludiamo che, su decisione dell’autorità competenti nella gestione delle infrastrutture, sarà necessario la chiusura di alcune tratte ferroviarie nelle prossime ore”.
Lo rende noto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che ha affrontato la tematica del maltempo anche durante il punto stampa di questa mattinata.
“Le previsioni di ieri ci indicavano 200 mm in 48 ore – ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -. Per ora siamo a 60-90 mm con picchi nell’alto veronese e nella zona di Recoaro dove abbiamo raggiunto oltre 115 mm. Nelle prossime ore la perturbazione si sposterà a est, verso pedemontana trevigiana e montebellunese. È stato attivato il bacino di Montebello, quello sull’Orolo è in fase di collaudo, a breve sarà aperto quello della Colombaretta. Non escludo, viste le previsioni con la perturbazione si sta spostando sul trevigiano, che verrà aperto anche quello sul Muson dei Sassi. In montagna nevica in montagna, si alzerà quota neve ma non è previsto un grande scioglimento”.