Milano, 27 feb. (askanews) – “Serve innanzitutto smettere di negare il problema: nel 2024 a Milano e non solo abbiamo già visto superare per 29 giorni i livelli massimi di inquinanti nell’aria su 35 consentiti dalla Comunità europea per tutto l’anno. Il problema c’è ed è serio e non può essere affrontato brandendo come una clava la conformazione orografica della Pianura Padana o richiedendo continue deroghe perché i nuovi parametri europei entrino in vigore il più tardi possibile”. Così il capogruppo di Avs nel Consiglio regionale della Lombardia, Onorio Rosati, sul tema dell’inquinamento atmosferico.
“Per questo serve una completa revisione del Pria, il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria, misure emergenziali da mettere in atto appena scattano gli sforamenti e un piano di investimenti strutturali sul trasporto pubblico, per incentivare la sostituzione delle caldaie, per una riconversione degli allevamenti intensivi, che molto hanno a che vedere con l’inquinamento, e in generale per tutte quelle politiche necessarie ad accelerare il percorso di transizione ecologica senza la quale la qualità del vivere e la salute delle nostre cittadine e dei nostri cittadini continueranno a essere drammaticamente danneggiate” ha aggiunto.