Roma, 27 feb. (askanews) – “Vogliamo tendere la mano ai contribuenti onesti e che vogliono mettersi in regola, ed essere inflessibili con chi fa frode e omette la dichiarazione”. Lo ha affermato il Vice Ministro dell’economia e delle finanze, Maurizio Leo, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Fisco e lotta all’evasione: la strada è giusta?”.
“In questo momento c’è una penuria di risorse”, ha detto Leo, secondo quanto riportato da un comunicato della trasmissione. “Abbiamo già fatto degli interventi per le classi medio basse. Per il mondo delle partite Iva stiamo introducendo il concordato preventivo biennale. Se il contribuente si adegua a quello che viene definitivo dall’amministrazione finanziaria per due anni pagherà le tasse sul reddito concordato. Se guadagna di più non dovrà pagare somme aggiuntive”.
Il vice Ministro ha spiegato che “se riusciamo a ottenere queste risorse il nostro obiettivo è venire incontro alle classi medie. Oggi abbiamo 3 aliquote. Vogliamo, come abbiamo fatto per le classi medio basse, abbassare la tassazione anche per i redditi medi, visto che non possono essere ritenuti super ricchi. Abbiamo fatto interventi importanti con la tregua fiscale, recuperando 6,8 miliardi di euro. Abbiamo ridotto le sanzioni, dando le possibilità di rateizzare, dando una mano al contribuente che è in difficoltà finanziaria. Facendo sempre pagare le imposte, nessun condono e perché non è nel nostro Dna”.
Il viceministro è poi intervenuto sull’eliminazione della soglia d’accesso al concordato preventivo biennale. “La finalità che si è voluta perseguire eliminando l’8 è gradualmente di portare tutti più su, in modo da poter combattere il fenomeno dell’evasione fiscale, laddove si dovesse riscontrare. Il problema è legato al numero dei controlli per chi ha un punteggio inferiore all’8: o li portiamo tutti più su o rischiamo che continuino a non dichiarare. Se portiamo chi sta più giù a livelli accettabili anche questi contribuenti aderiranno. E’ impensabile che in un anno il contribuente che guadagnava 15 mila euro, triplichi questo ammontare. Se un po’ per volta li riportiamo su riusciamo ad avere un quadro coerente con la capacità contributiva. Abbiamo inoltre eliminato gli accertamenti presuntivi. Pensiamo al tovagliometro per i ristoratori”.
Leo ha poi spiegato di voler portare le sanzioni agli standard europei. “Dico che una misura di civiltà”, ha spiegato, “Oggi le sanzioni vanno dal 120 al 240% e questo è un motivo che alimenta un contenzioso che non finisce mai. In Europa non si va oltre il 60%. Per il mondo delle partite Iva attraverso il concordato preventivo evitiamo l’applicazione di sanzioni. Per le imprese più strutturate abbiamo introdotto il cosiddetto adempimento collaborativo. Se il contribuente si rende collaborativo con il fisco, mettendo in evidenza tutta la sua situazione, non pagherà sanzioni amministrative”.