Roma, 27 feb. (askanews) – La Cina ha adottato oggi una modifica alla legge sul segreto di stato, che amplia ulteriormente la potestà del governo nell’imporre il silenzio su temi considerati sensibili. Secondo quanto scrive oggi l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, il massimo organo legislativo cinese, ha approvato una legge riveduta sulla custodia dei segreti di Stato che è stata immediatamente ratificata dal presidente Xi Jinping.
Secondo il presidente del Congresso nazionale del popolo Zhao Leji, la legge rivista mira a fare un “buon lavoro” nella salvaguardia delle informazioni sensibili, migliorando le clausole esistenti approvate in una precedente revisione nel 2010.
Tra le novità anche l’introduzione di una fattispecie denominata “segreto di lavoro”, cioè questioni che non rientrano tecnicamente nella nozione di seghreto di stato ma che possono incidere, in caso di fuga di notizie, sulla sicurezza nazionale. Questo tipo di segreto può essere imposto dai funzionari con una certa flessibilità di utilizzo.
E’ prevedibile che la nuova estensione del segreto produca ulteriore incertezze per gli investitori stranieri che operano in Cina, i quali già devono sostenere un notevole onere per rimanere conformi alle normative. Non a caso, gli investimenti diretti esteri in afflusso in Cina sono al minimo da un trentennio a questa parte.
Negli ultimi anni la Cina ha imposto una serie di leggi relative alla sicurezza nazionale mentre Xi ha rafforzato la sua presa sul potere.