Roma, 27 feb. (askanews) – “Casa di Leda è un presidio fondamentale e irrinunciabile per le Politiche Sociali di Roma Capitale dedicate alle donne più fragili; è una Casa Protetta dove trovano accoglienza donne detenute con figli minori. E’ una risorsa importante che da anni è presa in carico da una coralità di enti che, insieme, forniscono i servizi integrati riservati alle madri e ai minori. Tutto questo è Casa di Leda: un esperimento innovativo che è reso possibile solo grazie all’interazione e alla collaborazione tra soggetti che a diversi livelli condividono competenza e professionalità”.
Lo raccontano i consiglieri di AVS Roma Michela Cicculli, Alessandro Luparelli e Nando Bonessio che denunciano che “Ora, questa esperienza è messa a repentaglio a causa della scadenza del contratto dell’attuale gestione che avverrà tra pochi giorni: ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti sappiano garantire il servizio della continuità di quanto è stato fatto fino ad ora.”
“Per questo motivo e con questo obiettivo – annunciano i consiglieri- abbiamo depositato oggi in Assemblea Capitolina una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a farsi promotori di tutte le azioni idonee alla salvaguardia di questa straordinaria esperienza e sui auspichiamo ci sia in confronto costruttivo con tutte le forze politiche della maggioranza affinché si possa agire tempestivamente a favore di un presidio importante e di un punto di riferimento culturale per chiunque intenda parlare di genitorialità nel contesto giudiziario, come è Casa di Leda”, concludono i consiglieri.