Roma, 26 feb. (askanews) – La Regione Campania e l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e la rete dei centri clinici condividono con soddisfazione l’approvazione del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la presa in carico delle persone con sclerosi multipla (SM) e patologie correlate.
La collaborazione tra la Regione Campania, AISM e la sua Fondazione (FISM) unitamente alla rete dei centri clinici per la SM – sottolinea una nota – è stata essenziale per la messa a punto del documento, che ha preso le mosse da una progettualità in tema di PDTA e SM avviata negli scorsi anni in ambito regionale. Il percorso sviluppato dalla Regione ha visto la partecipazione attiva di AISM sin dalle fasi iniziali di impostazione del documento e ha preso forma progressivamente nei successivi passaggi di lavoro costituendo una buona pratica di co-programmazione e co-progettazione tra la Pubblica Amministrazione, la rete assistenziale dei Centri clinici per la SM e l’Associazione di riferimento.
“Il PDTA appena approvato rappresenta un importante passo avanti per migliorare le risposte di salute e la qualità della vita delle 12.755 persone con SM e patologie correlate nel territorio campano ed arriva in un momento complesso di profonde trasformazioni del sistema sanitario e socio assistenziale lungo le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Afferma Antonio Postiglione, Direttore Generale Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale.
Il documento regionale è coerente con il “PDTA per la SM: Indicazioni nazionali per la creazioni di reti di assistenza” pubblicato dal GLaSM, gruppo di lavoro sulla SM di AGENAS, nel gennaio 2022, e le “linee guida “Diagnosi e Terapia della Sclerosi Multipla nell’adulto” pubblicate dalla SIN – Società italiana Neurologia, nel luglio del 2022 e pone una forte attenzione alle esigenze di presa in carico per tutte le fasi di vita e di malattia, a partire dalla diagnosi, considerando l’accesso alle terapie farmacologiche ed alla riabilitazione, l’integrazione tra ospedale e territorio e socio-sanitaria, i processi di valutazione della disabilità, la telemedicina, la formazione degli operatori (medici e non medici), l’informazione e il sostegno delle capacità e del ruolo attivo della persona e dei caregiver nei percorsi individuali, in un quadro di riconoscimento e valorizzazione della rete dei Centri clinici per la SM e NMO nell’intero territorio regionale.
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