Intesa Regione Umbria e cuochi umbri per valorizzare agroalimentare – askanews.it

Intesa Regione Umbria e cuochi umbri per valorizzare agroalimentare

Unione Regionale Cuochi Umbri e Federazione Italiana Cuochi
Feb 26, 2024

Roma, 26 feb. (askanews) – Firmato un protocollo d’intesa fra Regione, Unione Regionale Cuochi Umbri e Federazione Italiana Cuochi per la promozione delle eccellenze agroalimentari umbre. Questa mattina nel Salone d’Onore di Palazzo Donini la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e il vicepresidente e assessore regionale alle Politiche agricole e agroalimentari, Roberto Morroni, hanno accolto la presidente dell’Unione Regionale Cuochi Umbri, Gianna Fanfano, il Presidente della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Cristiano Pozzulo, e una folta rappresentanza di cuochi umbri, per siglare un protocollo d’intesa che ha lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari, una delle ricchezze identitarie dell’Umbria.

“Siete gli ambasciatori della nostra tradizione culinaria e delle nostre eccellenze agroalimentari in Italia e all’estero – ha voluto ricordare la presidente Tesei al momento della firma del protocollo – un compito di responsabilità nel quale non ci si improvvisa, ma per il quale occorre tutta la vostra professionalità e dedizione. Il brand Umbria, grazie alle azioni intraprese da questa amministrazione, è finalmente diventato identitario e conosciuto nel mondo. I nostri prodotti agroalimentari e i nostri piatti tipici concorrono alla formazione di questa identità e, attraverso la sigla di questo accordo, vogliamo che voi dell’Unione Regionale Cuochi Umbri e della Federazione Italiana Cuochi ne siate gli alfieri, visto che sappiamo che tanta parte dell’attrattività che la nostra terra ha verso il turismo italiano ed internazionale è rappresentata anche dal fatto che si sa che nella nostra Regione si mangia molto bene.

“Le filiere agroalimentari della nostra regione – ha dichiarato il Vicepresidente Morroni – e la nostra cucina tipica, concorrono pienamente alla definizione della cultura, della tradizione e dell’identità del territorio. La qualità della vita, consentita da uno stile di vita salutare, passa attraverso la conoscenza dei buoni e genuini prodotti agroalimentari, oltre che alla bontà già assicurata in tavola dagli stessi. Eccellenze locali, ad esempio, quali l’olio, il vino e il tartufo, fanno parte ormai dell’immagine migliore dell’Umbria che vogliamo, grazie proprio al comparto agroalimentare, far emergere e diffondere nei mercati italiani ed esteri. Questa sinergia di cui oggi si siglano tali obiettivi di valorizzazione del nostro patrimonio professionale in ambito agroalimentare, ma non solo, è un’ottima opportunità che inciderà positivamente anche a livello turistico”.

Si consolida dunque attorno a questo obiettivo la collaborazione già sperimentata con successo tra la Regione, l’Unione Regionale Cuochi Umbri e la Federazione Italiana Cuochi con la volontà, ora sancita da questo protocollo d’intesa, di svilupparla con azioni di sistema nel settore turistico/ristorativo e culturale quali ad esempio le preparazioni culinarie dei prodotti da far assaggiare durante le principali manifestazioni di promozione turistica.

Gianna Fanfano, Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Umbri, ha rivelato come “la firma di questo protocollo d’intesa corona un sogno coltivato da molto tempo e che non è stato facile realizzare, e per il quale voglio ringraziare per il fattivo aiuto il consigliere regionale Eugenio Rondini, che è presente a questo evento odierno per la firma del protocollo”.

A suggellare l’intesa è stato anche il Presidente della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Cristiano Pozzulo, che ha voluto ricordare come “il rispetto dei prodotti tipici di una regione passa soprattutto attraverso la conoscenza dei prodotti e il rispetto del lavoro e della fatica che gli agricoltori e i produttori impiegano per ottenere alimenti di qualità”.

Ha moderato gli interventi dei firmatari Alex Revelli Sorini, autore e professore di Gastrosofia e delle Culture e Politiche Alimentari presso l’Università San Raffaele di Roma.