Roma, 21 feb. (askanews) – “Niente sondaggi, ho sempre preferito lasciarli stare. Sento entusiasmo, affetto, voglia di riscatto. La Sardegna è stanca di essere mal governata da giunte incompetenti, inaffidabili, disoneste. Siamo stufi dei soliti volti che antepongono gli interessi di pochissimi a discapito dei tanti. Noi vogliamo cambiare tutto rimettendo le persone al centro dell’agenda politica”. Così la candidata a governatore della Sardegna per Pd, M5S e sinistra, Alessandra Todde, in vista del voto di domenica, in un’intervista su ‘La Repubblica’.
Oggi la premier Giorgia Meloni sarà sul palco di Cagliari per il comizio a aostegno del candidato di centrodestra. “È una passerella elettorale. Da Palazzo Chigi cos’ha fatto finora per i sardi?”, attacca Todde, che sui suoi sfidanti dice: “il nostro avversario è il centrodestra. Non basta cambiare nome per nascondere i fallimenti di una giunta incompetente che non è stata in grado di governare la Sardegna, cioè quella di Christian Solinas. Truzzu ripete nei suoi comizi che farà, andrà, gestirà. Ma in questi cinque anni cosa hanno fatto? Lui e Solinas sono identici”.
Quanto a Renato Soru, che ‘pesca’ nel centrosinistra, l’esponente M5S che ha avuto incarichi di governo nel Conte II e nell’esecutivo Draghi, puntualizza: “infatti un voto a Soru è un voto a Truzzu. Si sta assumendo una gravissima responsabilità, rischiando di far rimanere al governo quelli che hanno distrutto la regione”.
Lei ha accusato il governo di essere fascista: esagerazioni da campagna elettorale? “No, ho detto che alcuni comportamenti ripetuti e tollerati, censori in alcuni casi, nostalgici in altri, sono per me inaccettabili. E che sarebbe bello che dalla Sardegna partisse un messaggio di riscossa e risposta a tutto questo”, risponde.