Roma, 20 feb. (askanews) – Il governo giapponese ha ammonito la Tokyo Electric Power Co. (Tepco), società elettrica proprietaria della centrale nucleare Fukushima Daiichi teatro dell’incidente atomico del 2011, dopo che è stata riscontrata una fuoriuscita di acqua contaminata dall’impianto al centro di una complessa operazione di dismissione destinata a durare diversi decenni.
Ken Saito, ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria del Giappone, ha dichiarato di aver dato indicazioni al presidente della TEPCO, Tomoaki Kobayakawa, di garantire la sicurezza del processo di smantellamento. “Anche un singolo errore potrebbe comportare una perdita di fiducia da parte della comunità locale e società”, ha detto Saito, secondo quanto riportail Nikkei.
L’avvertimento arriva mesi dopo che il governo e la TEPCO hanno iniziato a rilasciare l’acqua trattata dall’impianto nell’Oceano Pacifico, attività che ha suscitato proteste e preoccupazioni per la sicurezza in altri paesi.
Il 7 febbraio Tepco ha dichiarato che 5,5 tonnellate di acqua, che si stima contenga 22 miliardi di becquerel di sostanze radioattive, sono fuoriuscite da un edificio per il trattamento dell’acqua contaminata, sollevando dubbi sulla capacità della TEPCO di smantellare in sicurezza l’impianto distrutto dal terremoto/tsunamiu dell’11 marzo 2011.
TEPCO ha affermato che il recente incidente è stato causato dall’errore di un dipendente nel chiudere una valvola di una tubazione, ma ha aggiunto che non è stato rilevato alcun impatto sulla salute del personale o sull’ambiente esterno allo stabilimento.
L’autorità di regolamentazione nucleare giapponese ha dichiarato ieri che la TEPCO non è riuscita a gestire adeguatamente il lavoro poiché non ha chiarito quale dipartimento fosse responsabile della gestione della valvola. L’ente regolatore ha affermato che continuerà a esaminare la questione.