Roma, 18 feb. (askanews) -Il sogno di una notte di mezza estate è tra le opere più celebri e rappresentative del teatro di Shakespeare, in questo caso è la ripresa dell’opera originale per proporla in una realtà più vicina agli spettatori. Un gruppo di artigiani si incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: “La tragica commedia di Piramo e Tisbe” (atto I, scena II).
“Il sogno di Shakespeare” va in scena alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraio, per il riadattamento di Savino Maria Italiano e Ivano Picciolo, le musiche I Nuovi Scalzi.
Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare Il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico. Un impedimento amoroso e un amore non corrisposto costringono quattro innamorati a fuggire dalla città per ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate. Il bosco, allegoria della vita, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono divertirsi con i destini dei malcapitati. Come dèi con gli uomini o pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruolo prima di donar loro il giusto amore. Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e realtà, attore e personaggio, che metterà tutti a nudo al termine della rappresentazione.