Italia-Romania, Bertola: su digitalizzazione servono partnership – askanews.it

Italia-Romania, Bertola: su digitalizzazione servono partnership

“Nel Paese, però, resta il problema della manodopera specializzata”, secondo Confindustria Romania
Feb 16, 2024

Roma, 16 feb. (askanews) – “La collaborazione tra l’Italia e la Romania nella transizione digitale non rappresenta solo un contributo unilaterale, ma anche un’opportunità per l’Italia di imparare dagli sforzi e dalle esperienze della Romania. Entrambi i Paesi possono trarre vantaggio da una partnership a lungo termine, che favorisca la condivisione di conoscenze, risorse e opportunità di business. Siamo anche interessati a creare ecosistemi d’innovazione per stimolare la nascita di nuove imprese e favorire l’innovazione nel Paese”, così il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola commenta le opportunità di cooperazione e collaborazione tra Italia e Romania a valle del Business Forum Italia-Romania che è seguito al Vertice intergovernativo che si è svolto a Roma.

E proprio per rilanciare le opportunità che si aprono in Romania per le aziende italiane, in occasione del Business Forum, il ministero degli Esteri, l’Agenzia ICE e l’Ambasciata di Romania a Roma, hanno messo a disposizione della Rappresentanza confindustriale romena un dedicato Desk di accoglienza per la parte B2B.

Il Forum si è incentrato sui temi dell’Energia, della Digitalizzazione, delle Infrastrutture e dell’Agroindustria. Bertola, ha sottolineato come la Romania, in un contesto energetico complesso e incerto, “ha sempre comunque mantenuto una certa autonomia dal gas russo, sia per la capacità estrattiva che copre più del 60% del proprio fabbisogno, sia per la bassa dipendenza dal gas per la produzione di energia elettrica” e come conseguenza della guerra in Ucraina, “la Romania è diventata ancora più indipendente dal gas russo, sviluppando corridoi di fornitura prima inesistenti” e grazie al mix del settore “energetico romeno, in parte dipendente dall’operato di importanti aziende italiane, come Ansaldo Nucleare per gli attuali e futuri reattori di Cernavoda”.

Sulla Digitalizzazione, attraverso il Gruppo tecnico Digital Innovation, coordinato dal consigliere di Presidenza Andrea Allocco, Confindustria Romania svolge un ruolo importante come contributore alla Romania, dove la transizione digitale e la digitalizzazione rappresentano un processo fondamentale per lo sviluppo e la crescita di questo Paese, ha spiegato ancora il presidente di Coonfindustria Romania, sottolineando come anche l’Intelligenza artificiale offra alle aziende la possibilità di automatizzare processi complessi, riducendo la dipendenza dai processi manuali e migliorando l’efficienza operativa, “ma è fondamentale considerare anche le implicazioni etiche e sociali dell’uso dell’IA per garantire un futuro equilibrato e sostenibile”.

Esiste però una criticità da tempo evidenziata da Confindustria Romania che opera attivamente per invertire rotta: “Mi preoccupano particolarmente due criticità trasversali che interessano tutti i paesi Europei, i recenti conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente e la mancanza di manodopera specializzata – spiega Bertola – . In particolare, la seconda criticità allo sviluppo industriale e all’arrivo di nuovi investimenti è quella della mancanza di manodopera specializzata, problema peraltro di ogni Paese europeo. Siamo stati l’unica entità di investitori stranieri in Romania ad avere affrontato in modo strutturato questo problema, implementando l’interazione diretta con le Università romene, all’interno delle quali stiamo creando dei Centri di Eccellenza capaci di mettere in contatto le nostre aziende associate con gli studenti che ancora devono concludere il percorso di studi, con lo scopo di formarli in modo corrispondente alle necessità delle aziende stesse. Grazie poi al Progetto di punta, ‘Vino-Acasa’, daremo una soluzione al mondo produttivo, portando anche sostegno indiretto al Sistema sanitario pubblico romeno, oggi in fase di ampia e impegnativa modernizzazione, oltre che nel medio/lungo termine, sostenere anche il sistema pensionistico romeno che ha risentito molto della partenza di milioni di romeni dal Paese”.