Roma, 14 feb. (askanews) – Masato Kanda – viceministro alle finanze agli affari internazionali, considerato di fatto il principale diplomatico valutario del Giappone – ha dichiarato oggi che la caduta dello yen è stata “molto rapida” ed è guidata in parte da mosse speculative, avvertendo che il governo risponderà “appropriatamente” se necessario. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.
Le osservazioni sono arrivate dopo che il dollaro ha toccato durante la notte il massimo da tre mesi a questa parte di 150,88 yen, poiché i dati sull’inflazione statunitense più forti del previsto hanno ridotto le aspettative del mercato di un taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve.
La caduta dello yen “è stata molto rapida, e avrà un impatto negativo sull’economia”, ha detto ai giornalisti Kanda. La valuta giapponese “si è indebolita di quasi 10 yen (rispetto al dollaro) nell’ultimo mese”.
I funzionari giapponesi emettono avvertimenti verbali quando i movimenti valutari sono volatili, prima di intervenire effettivamente nel mercato dei cambi per correggere i rapidi cambiamenti ritenuti non riflettere i fondamentali economici.
L’indebolimento dello yen ha inferto un duro colpo al Giappone, paese povero di risorse, aumentando il costo dell’energia e delle materie prime importate, accelerando l’inflazione.
La rinnovata debolezza dello yen arriva mentre i mercati finanziari si aspettano che la Banca del Giappone, che negli anni di stretta monetaria da parte delle principali banche centrali mondiali è andata in controtendenza mantenendo una politica espansiva, rovesci la sua politica di tassi di interesse negativi nei prossimi mesi.
Il governatore Kazuo Ueda ha affermato che le condizioni monetarie rimarranno “accomodanti” anche se il tasso negativo finirà.